Продолжая использовать сайт, вы даете свое согласие на работу с этими файлами.
Acido caffeico
Acido caffeico | |
---|---|
Nome IUPAC | |
acido 3-(3,4-diidrossifenil)prop-2E-enoico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C9H8O4 |
Massa molecolare (u) | 180,16 |
Aspetto | solido giallo |
Numero CAS | 331-39-5 |
Numero EINECS | 206-361-2 |
PubChem | 689043 |
DrugBank | DB01880 |
SMILES |
C1=CC(=C(C=C1C=CC(=O)O)O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,478 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 - 351 - 361 |
Consigli P | 261 - 281 - 305+351+338 |
L'acido caffeico è un acido organico che deriva dall'acido cinnamico. Deriva dall'acido 4-idrossicinnamico e la sua struttura base è l'anello catecolico (1,2-diossibenzenico).
Chiamato così in quanto è stato riscontrato originariamente negli estratti di caffè; successivamente rilevato ampiamente in natura. Come tale e derivato (acidi caffeici/clorogenici), si trova nell'angelica, nell'arnica, nella bardana, nella fumaria, nella melissa e nel propoli, in elevate percentuali. Alimenti in cui è particolarmente rappresentato sono la cicoria, il carciofo, i piselli e le fragole.
Come tale è dotato di proprietà antibiotica verso certi germi patogeni intestinali.
Ha debole effetto anti-infiammatorio ed è dimostrato inibire l'enzima xantina ossidasi, deputato alla trasformazione della xantina in acido urico, responsabile dei fenomeni gottosi se eccessivamente diffuso nei tessuti.
Voci correlate
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su acido caffeico