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Apparato zonulare di Zinn
L'apparato zonulare di Zinn, noto anche come zonula ciliare o Apparato sospensore del cristallino, è un sistema di fibre tese fra il cristallino e il corpo ciliare. Prende il nome dallo scopritore Johann Gottfried Zinn.
Anatomia
Le fibre zonulari si dispongono a raggiera intorno all'equatore lenticolare, sulla membrana pericapsulare, formando un anello a sezione triangolare che si inarca seguendo la curva del bulbo oculare, fino ad inserirsi con un vertice molto acuto nell'ora serrata; definisce quindi il confine posteriore della camera posteriore. I filamenti, che hanno un diametro medio di 5 µm, originano sia dall'ora serrata (orbicolo- capsulari posteriori e anteriori), sia dall'epitelio chiaro dei processi ciliari (cilio-capsulari posteriori e cilio-equatoriali). Le fibre non sono molto fitte , ma lasciano una serie di spazi interstiziali vicino al cristallino, che vengono chiamati canale di Petit, in cui s'infiltra l'umor acqueo.
Fisiologia
Tali fibre hanno funzione principale di sostegno e mantenimento della posizione del cristallino, anche se esistono anche fibre di supporto al muscolo sospensore: in stato di riposo del muscolo ciliare, le fibre si tendono, distendendo il cristallino in senso radiale; con la contrazione del muscolo, le fibre si rilasciano. Le fibre sono più elastiche e spesse nei giovani, e perdono progressivamente robustezza ed elasticità con l'avanzare dell'età.
Patologia
Alcune patologie, come la sindrome di Marfan, provocano delle alterazioni della zonule che hanno come conseguenza una sublussazione del cristallino, un decentramento della lente, e di conseguenza problemi visivi anche gravi.
Collegamenti esterni
- (EN) Apparato zonulare di Zinn, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.