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Diritti dei disabili

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L'espressione diritti dei disabili (o diritti dei diversabili) si riferisce all'estensione alle altre disabilità di alcuni dei diritti fondamentali dell'uomo, quali il diritto di vivere in libertà o di non soffrire inutilmente. Il termine "diritto" viene inteso in senso morale e legale.

Definizione Legale

Per disabile si intende quella persona con una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabile o progressiva, in grado di compromettere negativamente l’apprendimento, le relazioni e l’inserimento e l’integrazione nel mondo del lavoro e nella società.

In ambito lavorativo

In ambito lavorativo si definisce disabile:

  • chi ha una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 45% per una minorazione fisica, psichica o sensoriale oppure per una disabilità intellettiva;
  • chi ha una riduzione della capacità lavorativa del 33% per invalidità da lavoro;
  • i non vedenti o non udenti;
  • gli invalidi di guerra.

Riduzione della capacità lavorativa

La riduzione della capacità lavorativa viene espressa in percentuali che, a loro volta, stabiliscono i diritti dei disabili. Nello specifico, viene considerato invalido chi ha almeno il 33% di riduzione della capacità. In questo caso, l’interessato ha diritto ad avere gratuitamente dei presidi sanitari. Inoltre:

  • il 45%: dà diritto a far parte delle categorie protette per l’inserimento agevolato nel mondo del lavoro;
  • il 50%: dà diritto a congedi per cure mediche, sempre che siano contemplati dai contratti nazionali di categoria;
  • il 66%: dà diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per visite ed esami;
  • il 74%: dà diritto all’assegno mensile il cui importo varia a seconda del reddito;
  • il 100%: dà diritto alla pensione di inabilità il cui importo varia se ci sono delle rendite e può scendere fino al 50% se il paziente disabile è ricoverato in una struttura sanitaria pubblica. Inoltre, se a questa percentuale di invalidità si aggiunge l’impossibilità di deambulare o riguarda una patologia psichica come il morbo di Alzheimer che impedisce di svolgere gli atti quotidiani della vita, dà diritto all’assegno di accompagnamento

In Italia

In Italia, la legge quadro N. 104 del 5 febbraio 1992 è il principale provvedimento legislativo a tutela i diritti dei disabili e dei familiari che se ne prendono cura.

Barriere alla disabilità

Il modello sociale della disabilità suggerisce che la disabilità è causata dal modo in cui la società è organizzata, piuttosto che dalla menomazione di una persona. Questo modello suggerisce che le barriere nella società sono create dall'abilismo. Quando le barriere vengono rimosse, le persone con disabilità possono essere indipendenti e uguali nella società.

Esistono tre tipi principali di barriere:

  1. Barriere attitudinali: sono create da persone che nelle persone diversamente abili vedono solo una condizione di disabilità. Testimoniano l'esistenza delle barriere attitudinali il bullismo, la paura, la discriminazione e basse aspettative nei confronti delle persone con disabilità. Le barriere attitudinali contribuiscono sinergicamente agli effetti delle altre barriere.
  2. Barriere architettoniche: sono costituite da ambienti inaccessibili, naturali o costruiti, che creano la disabilità in quanto rappresentano delle barriere all'inclusione. Quando si nominano barriere e ambienti inaccessibili, si fa riferimento ormai anche agli ambienti telematici , che possono essere contemporaneamente supporto, ma anche barriera per le persone con disabilità .
  3. Barriere istituzionali: includono molte leggi, politiche, pratiche o strategie che discriminano le persone con disabilità. Ad esempio, uno studio su cinque paesi del sud-est asiatico ha rilevato che le leggi elettorali non proteggono in modo speciale i diritti politici delle persone con disabilità, mentre "alcune banche non consentono alle persone con disabilità visive di aprire conti e i centri di test HIV spesso rifiutano di accettare interpreti della lingua dei segni a causa delle politiche di riservatezza". In alcuni paesi esistono leggi restrittive, che colpiscono in particolare le persone con disabilità intellettive o psicosociali.

Altri ostacoli includono: barriere interiorizzate (basse aspettative nei confronti delle persone con disabilità possono minare la loro fiducia e le loro aspirazioni), dati e statistiche inadeguati, mancanza di partecipazione e consultazione delle persone disabili.

Biografia

  • Daita, Nina e Buriani, Giancarlo, Handicap : i diritti dei disabili, in Guide, Roma, Ediesse, 1995, ISBN 88-230-0196-X.
  • Stefano Cruciani, Guida pratica ai diritti dei disabili e dei loro familiari, Roma, CGIL FISAC, 2007.
  • 3: I Diritti dei disabili, in Annuario sanità Italia 2003 : quattordicesima edizione, Roma, Publiaci, 2003.
  • Carla Simonetta Ciriello, I diritti dei disabili: integrazione dalla A alla Z, Grottaminarda, Delta 3, 2010, ISBN 978-88-6436-128-4.
  • Matteo Schianchi, Storia della disabilità : dal castigo degli dèi alla crisi del welfare, in Quality Paperbacks, Roma, Carocci, 2012, ISBN 978-88-430-6509-7.

Voci correlate

Collegamenti esterni


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