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Fritz Lobinger
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Fritz Lobinger

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Fritz Lobinger
vescovo della Chiesa cattolica
 
Titolo Aliwal
Incarichi attuali Vescovo emerito di Aliwal (dal 2004)
Incarichi ricoperti
 
Nato 22 gennaio 1929 a Passavia
Ordinato presbitero 29 giugno 1955
Nominato vescovo 18 novembre 1987 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo 27 febbraio 1988 dal vescovo Wilfrid Fox Napier, O.F.M. (poi arcivescovo e cardinale)
 

Fritz Lobinger (Passavia, 22 gennaio 1929) è un vescovo cattolico e missionario tedesco, dal 29 aprile 2004 vescovo emerito di Aliwal.

Biografia

Fritz Lobinger nacque a Passavia il 22 gennaio 1929.

Formazione e ministero sacerdotale

Inizialmente in resistenza all'allora vescovo di Ratisbona Michael Buchberger, nel 1953 decise insieme ad altri due giovani seminaristi di Ratisbona, Hubert Bucher e Oswald Georg Hirmer, di partire come missionario fidei donum.

Il 29 giugno 1955 fu ordinato presbitero per la diocesi di Ratisbona. L'anno successivo arrivò ad Aliwal, in Sudafrica. Oswald Georg Hirmer lo seguì nel 1957 e Hubert Bucher nel 1958. Tutti e tre avrebbero trascorso gran parte della loro vita in Sudafrica e sarebbero diventati vescovi.

Lobinger iniziò la sua vasta carriera di scrittore nel 1963, pubblicando con Hirmer Africa's Way to Life, un catechismo basato sulla loro esperienza della cultura africana e progettato per l'istruzione dei candidati adulti al battesimo. I due furono anche i primi missionari in più di un secolo a incoraggiare l'uso degli stili musicali tradizionali Xhosa nella creazione di canti religiosi.

Dal 1970 al 1986 Lobinger prestò servizio presso l'Istituto missiologico "Lumko", l'istituto pastorale della Conferenza dei vescovi cattolici dell'Africa Meridionale fondato per l'attuazione del Concilio Vaticano II in Sudafrica. L'interesse iniziale di Lobinger era nello sviluppo di un sistema di "catechisti formatori" per sviluppare una leadership laica, riconoscendo che un catechista svolge un ruolo molto più importante nella comunità locale di quanto suggerisca il suo titolo. Trovò modelli di impegno laico nelle parrocchie anglicane e metodiste. Visitò più volte il Brasile per studiare il lavoro del teorico dell'educazione Paulo Freire. Produsse materiali formativi e condusse sessioni di formazione in tutto il Sudafrica. Al Lumko, Lobinger contribuì in modo significativo allo sviluppo del modello pastorale delle piccole comunità cristiane che utilizza il sistema di condivisione della Bibbia, un metodo di studio delle Sacre Scritture che ha implicazioni per il ministero liturgico, la catechesi, i progetti sociali e l'istituzione della Chiesa locale.

Nel 1986 conseguì il dottorato in teologia presso la Facoltà di teologia cattolica dell'Università di Münster con una dissertazione intitolata Katechisten als Gemeindeleiter, Dauereinrichtung oder Übergangslösung? (Catechisti come leader della Chiesa, istituzioni permanenti o soluzione provvisoria?) sotto la guida di Adolf Exeler.

Lo stesso anno papa Giovanni Paolo II lo nominò amministratore apostolico di Aliwal.

Ministero episcopale

Il 18 novembre 1987 lo stesso pontefice lo nominò vescovo di Aliwal e amministratore apostolico di De Aar. Ricevette l'ordinazione episcopale il 27 febbraio successivo dal vescovo Kokstad Wilfrid Fox Napier, co-consacranti il vescovo emerito di De Aar Joseph Anthony De Palma e quello di Aliwal Everardus Antonius M. Baaij. Il 23 gennaio 1992 lasciò la guida della diocesi di De Aar al nuovo vescovo Joseph James Potocnak.

Dal 1995 al 21 aprile 1997 fu anche amministratore apostolico di Umtata.

Il 29 aprile 2004 papa Benedetto XVI accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età. Gli succedette come amministratore apostolico monsignor Oswald Georg Hirmer che lo incaricò di "continuare a dirigere la diocesi in suo nome".

In pensione, visse con Hubert Bucher (che tornò in Germania nel 2017) e Oswald Georg Hirmer (che morì nel 2011), in una casa di riposo per sacerdoti a Mariannhill, un sobborgo di Durban, sede dei missionari di Mariannhill.

Nel giugno del 2005 compì la visita ad limina.

Teoria pastorale

Lavorando come missionari, Lobinger e i suoi colleghi del Lumko divennero sostenitori dell'inculturazione per promuovere l'evangelizzazione in un contesto non europeo. Sperimentarono e documentarono modi per coinvolgere i parrocchiani nella vita della Chiesa. Di fronte alla carenza di sacerdoti, Lobinger sostenne la creazione di un nuovo tipo di sacerdozio cattolico. Non sosteneva l'ordinazione di uomini sposati al pari di presbiteri celibi. Auspicava invece l'ordinazione di gruppi di uomini sposati, anziani rispettati della comunità, che non svolgono alcun ruolo al di fuori della loro comunità locale. Riteneva inoltre che la presenza di queste squadre di anziani sposati avrebbe rafforzato nei laici l'immagine dei presbiteri celibi.

Parlando con i giornalisti nel gennaio del 2019, papa Francesco fornì un profilo delle opinioni di Lobinger presentate nel suo libro Preti per domani: nuovi modelli per nuovi tempi. Definì la proposta di Lobinger "interessante" e "una cosa in discussione tra i teologi", pur ripetendo la propria insistenza sul mantenimento del celibato come pratica generale e di considerare l'ordinazione di uomini sposati al servizio delle minoranze linguistiche e delle comunità geograficamente remote. Il pontefice interpretò Lobinger nel senso che gli anziani avrebbero goduto solo di uno dei tre doni conferiti dall'ordinazione, dalla guida della preghiera e dalla celebrazione dei sacramenti, ma senza gli altri ministeri di insegnamento e governo. Lobinger obiettò che questa interpretazione sminuisce il ruolo degli anziani in un modo che non intendeva, ma ammise che "questo è il momento di trasferirsi in un nuovo territorio e bisogna trovare un modo".

Opere

Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

Annotazioni

Fonti

Bibliografia

Collegamenti esterni

Controllo di autorità VIAF (EN37451427 · ISNI (EN0000 0001 2039 851X · LCCN (ENn86072804 · GND (DE1013106733 · BNF (FRcb16005390t (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n86072804

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