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Maria I del Portogallo
Maria I del Portogallo | |
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Maria I del Portogallo ritratta da Giuseppe Troni nel XVIII secolo, Castello di Gripsholm | |
Regina del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve | |
In carica | 16 dicembre 1815 – 20 marzo 1816 |
Predecessore | sé stessa come Regina del Portogallo e delle Algarve |
Successore | Giovanni VI |
Regina del Portogallo e delle Algarve | |
In carica | 24 febbraio 1777 – 16 dicembre 1815 (con il marito Pietro III fino al 1786) |
Predecessore | Giuseppe I |
Successore | sé stessa come Regina del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve |
Nome completo |
portoghese: Maria Francisca Isabel Josefa Antónia Gertrudes Rita Joana italiano: Maria Francesca Isabella Giuseppa Antonia Gertrude Rita Giovanna |
Nascita | Palazzo della Ribeira, Lisbona, Regno del Portogallo, 17 dicembre 1734 |
Morte | Rio de Janeiro, Regno del Brasile, 20 marzo 1816 |
Luogo di sepoltura | Basilica da Estrela, Lisbona |
Casa reale | Braganza |
Padre | Giuseppe I del Portogallo |
Madre | Marianna Vittoria di Spagna |
Consorte | Pietro III del Portogallo |
Figli |
Giuseppe Giovanni Maria Anna Vittoria |
Religione | Cattolicesimo |
Firma |
Maria I di Braganza, nome completo Maria Francisca Isabel Josefa Antónia Gertrudes Rita Joana de Bragança, detta la Pia (in Portogallo) o la Matta (in Brasile) (Lisbona, 17 dicembre 1734 – Rio de Janeiro, 20 marzo 1816), fu regina di Portogallo e dell'Algarve dal 1777 al 1816 e del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve dal 1815 al 1816. Fu una delle due sovrane regnanti della storia portoghese: l'altra fu la nipote Maria II.
Indice
Biografia
Infanzia
Era la primogenita del re del Portogallo Giuseppe I e di Marianna Vittoria, figlia dei sovrani di Spagna Filippo V di Borbone e Elisabetta Farnese.
Il giorno della sua nascita, suo nonno, il re Giovanni V del Portogallo, la nominò Principessa di Beira. Quando il padre, Giuseppe I, gli succedette al trono nel 1750, Maria venne dichiarata sua erede e le venne concesso il tradizionale titolo di Principessa del Brasile, ma non quello di Duchessa di Braganza.
Matrimonio e ascesa
Sposò il fratello minore del padre, lo zio Pietro III del Portogallo (1717 – 1786), duca di Beja, il 6 giugno 1760. Nel 1777, divenne la prima regina regnante del Portogallo e dell'Algarve e la ventiseiesima (o secondo altri storici la ventisettesima) regina portoghese. Suo marito divenne re consorte con il nome di Pietro III.
Regno
Uno dei suoi primi atti da regina fu quello di licenziare il popolare primo ministro, il Marchese di Pombal, che aveva interrotto il potere dell'aristocrazia reazionaria con l'Affare Tavora, dovuto in parte al fatto che Pombal si proclamava un fervente illuminato e un anti-gesuita. Il Portogallo non prese parte agli avvenimenti di questo periodo in quanto fece parte della Lega della Neutralità Armata (luglio 1782); nel 1781 ottenne la Baia di Delagoa dall'Austria.
La regina Maria era una fervente cattolica. La sua non buona salute mentale (dovuta alla porfiria) la rese incapace di guidare lo stato a partire dal 1799 (in Brasile, infatti, è chiamata Maria la Matta). Suo figlio, il principe Giovanni, divenne reggente per lei, che nel frattempo era rimasta vedova.
Guerre napoleoniche
Nel 1801 la Spagna di Carlo IV, sotto la direzione del primo ministro Manuel Godoy, invase il Portogallo dietro suggerimento di Napoleone. La guerra, brevissima, si concluse con il Trattato di Badajoz del 6 giugno 1801 e il Portogallo dovette cedere Olivenza e parte della Guyana alla Spagna.
Il rifiuto del governo portoghese di aderire al blocco continentale anti-inglese voluto da Napoleone portò, nel 1807, alla guerra franco-spagnola, culminata in un'invasione comandata dal generale Junot. Con l'aiuto dell'Inghilterra, l'intera famiglia reale si ritirò in Brasile il 13 novembre 1807 e stabilì la propria corte a Rio de Janeiro. Junot venne in seguito nominato governatore generale del Portogallo per conto di Napoleone.
Il 1º agosto 1808, il generale inglese Arthur Wellesley (poi duca di Wellington) sbarcò con le proprie truppe in Portogallo e iniziò la controffensiva. Le iniziali vittorie di Wellesley su Junot nella battaglia di Vimeiro (21 agosto 1808) vennero vanificate dai suoi superiori con la Convenzione di Sintra (30 agosto 1808). Wellesley (diventato Lord Wellington) ritornò in Portogallo il 22 aprile 1809 per ricominciare la campagna. Le forze portoghesi, al comando dei generali inglesi, si distinsero nella difesa delle linee di Torres Vedras (1809-1810) e nelle successive invasioni spagnole e francesi.
Ultimi tempi e morte
Nel 1815 il governo di reggenza elevò il Brasile allo status di regno e Maria I venne proclamata Regina dei Regni Uniti di Portogallo, Brasile e Algarve. Alla sconfitta finale di Napoleone, nel 1815, Maria e la propria famiglia rimasero in Brasile.
L'anziana regina morì a Rio de Janeiro nel 1816, all'età di 82 anni, e le successe il Principe reggente, che prese il nome di Giovanni VI. La salma della sovrana fu portata a Lisbona e tumulata nella basilica di Estrela.
Discendenza
Dal matrimonio tra Maria I del Portogallo e Pietro III del Portogallo nacquero i seguenti figli che raggiunsero l'età adulta:
- Giuseppe (1761-1788), sposò sua zia Maria Francesca Benedetta;
- Giovanni (1767-1826), sposò Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna, figlia di Carlo IV di Spagna.
- Maria Anna Vittoria (1768-1788), sposò Gabriele di Borbone, figlio di Carlo III di Spagna.
Ascendenza
Onorificenze
Fascia dei tre ordini | |
Gran Maestro dell'Ordine del Cristo | |
Gran Maestro dell'Ordine della Torre e della Spada | |
Gran Maestro dell'Ordine di San Giacomo della Spada | |
Gran Maestro dell'Ordine Militare di San Benedetto d'Avis | |
Bibliografia
- AA.VV., Le grandi dinastie, Mondadori, Milano 1976.
- Ferrarin A.R., Storia del Portogallo, Milano 1940.
- Saraiva j.H., Storia del Portogallo, Milano 2007.
Voci correlate
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maria I del Portogallo
Collegamenti esterni
- (EN) Maria I del Portogallo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 11245067 · ISNI (EN) 0000 0001 2099 1006 · SBN MUSV042019 · CERL cnp01157615 · LCCN (EN) n84073698 · GND (DE) 136730795 · BNF (FR) cb149540426 (data) · J9U (EN, HE) 987007333066305171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n84073698 |
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