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Millennium bug

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Il Millennium bug, noto anche come Y2K bug, fu un difetto informatico (bug) che si manifestò al cambio di data tra il 31 dicembre 1999 e il 1º gennaio 2000 in alcuni sistemi di elaborazione dati.

Anticipato con molto allarmismo da parte dei mass-media e dell'opinione pubblica, il problema si rivelò in realtà di facile gestione grazie alle misure di precauzione adottate negli anni precedenti.

Funzionamento

Il Millennium bug nasceva dal fatto che, per rappresentare le date, diversi pacchetti software sviluppati a partire dagli inizi dell'informatica utilizzavano soltanto due cifre decimali per memorizzare l'anno, le quali potevano assumere valori compresi tra "00", corrispondente al 1900, e "99", corrispondente al 1999; in questo modo, al raggiungimento dell'anno 2000 le conseguenze sarebbero state imprevedibili.

Il Millennium bug fu quindi una conseguenza del fatto che i primi sistemi informatici disponevano di una ridotta quantità di byte di memoria, cosa che indusse i programmatori a risparmiare sul numero di cifre per la rappresentazione delle date. Era chiaro fin da subito che procedendo così ci sarebbe stata una criticità al termine dell'anno 1999, ma si scelse di dare per scontato che, con il passare dei decenni, i pacchetti software sarebbero stati completamente aggiornati.

Storia

Origini della scoperta

Logo del Y2K bug

La prima menzione storica del Millennium bug è avvenuta il 19 gennaio 1985, da parte di un tale Spencer Bolles, durante una discussione su uno dei primi newsgroup, noto come net.bugs, della rete di computer Usenet. Bolles affermava che un suo amico programmatore gli aveva comunicato di aver notato che, allo scoccare dell'anno 2000, il proprio computer restituiva il numero 1900.

La questione, tuttavia, non venne trattata a livello internazionale e mondiale fino al 1997, quando la Gartner portò il problema all'attenzione della stampa. Secondo l'agenzia di consulenza, infatti, il bug si sarebbe rivelato il 31 dicembre 1999, generando non pochi problemi nei grandi sistemi informatici di imprese, ministeri ed enti pubblici, a spese di disoccupati, anziani e contribuenti; soprattutto questi ultimi sarebbero rimasti duramente colpiti, in quanto i processori dei computer che gestivano pensioni e tasse erano tra i più antiquati. Secondo le prime statistiche almeno il 50% dei calcolatori distribuiti nella civiltà occidentale non erano "2000-compatibili".

Inizio delle precauzioni

Squadra di supporto della FEMA pronta ad intervenire durante la sera del 31 dicembre 1999

Il vero allarme però arrivò dall'Unione europea nei primi mesi del 1998. Preoccupata soprattutto per la concomitanza temporale del problema con l'introduzione dell'euro, prevista per la fine del millennio, la UE iniziò a spingere per la creazione di una commissione di sicurezza, sorveglianza e risoluzione del bug informatico. Nel giro di pochi mesi il bug arrivò all'attenzione dell'opinione pubblica, grazie alla spinta subita dai mezzi di comunicazione di massa, come la stampa, ma soprattutto Internet. Nonostante gli annunci ufficiali che i governi e le aziende dei principali paesi si stavano adoperando per risolvere il bug, investendo somme ingenti, iniziarono a moltiplicarsi su Internet, tramite i blog, gruppi di pressione di stampo millenarista e apocalittico, che predicavano l'arrivo della fine del mondo e suggerivano alla popolazione di trovare riparo in bunker che li avrebbero salvati dalla catastrofe incombente.

Tolto l'eccessivo allarmismo, però, era chiaro di come ormai lo Y2K bug venisse preso in maniera piuttosto seria; in contrasto alle speculazioni apocalittiche, quindi, molte aziende fornivano supporto tramite Internet per permettere agli utenti di verificare di persona se il proprio personal computer potesse incappare nel problema ed eventualmente di risolverlo. Aziende come IBM, Intel, Compaq e Olivetti realizzarono programmi per la verifica dei computer, permettendo di capire se essi erano "2000-compatibili", mentre la Symantec rilasciò il pacchetto "Norton Utilities" per risolvere il problema; molte riviste specializzate, inoltre, rilasciarono supporti dotati di patches per correggere il difetto.

Anche in Italia, ormai, il fenomeno era arrivato all'attenzione pubblica, spesso rinominato come baco del millennio; secondo uno studio condotto dall'Università commerciale Luigi Bocconi, nel 1999, circa 19 aziende italiane su 100 erano ancora a rischio bug e risultavano in ritardo sulla tabella di marcia per correggerlo. L'Unione internazionale delle telecomunicazioni, facente parte delle Nazioni Unite, accusò Telecom Italia di essere in ritardo sulle preparatorie di adeguamento per contrastare il problema.Ernesto Bettinelli, uno dei principali promotori delle misure di sicurezza italiane per lo Y2K bug (il Comitato Anno 2000), si dichiarò insoddisfatto delle precauzioni attuate sul sistema sanitario e sistema dei trasporti, criticando il Governo D'Alema I ed affermando: «Non so fino a che punto abbiano capito che se qualcosa va male c'è un'intera classe dirigente che se ne va a casa».

In base alle stime del 1999 non solo il settore secondario e quello terziario erano a rischio del millennium bug, ma anche quello primario; secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, infatti, il bug avrebbe rischiato, per effetto indiretto, di ripercuotersi pesantemente sulle informazioni dell'andamento del mercato e della rete di distribuzione, sia di importazione che di esportazione. Nel luglio 1999, il primo ministro del Regno Unito Tony Blair dichiarò iniziata l'Operation Surety per la sorveglianza militare e poliziesca del Regno Unito durante la notte tra il 31 dicembre e il 1º gennaio: circa 2000 soldati di una task force specializzata, di cui la metà proveniente da un ritiro dalla Guerra del Kosovo, avrebbero avuto il compito di sorvegliare le strade del paese, per intervenire qualora fosse stato necessario , ed aerei e navi, rispettivamente della Royal Air Force e della Royal Navy, sarebbero stati stanziati per la sorveglianza aerea e marittima.

Se da un lato il problema dell'anno 2000 stava assumendo proporzioni sempre più marcate tra la preoccupazione collettiva, dall'altro fu utilizzato anche come fonte di profitto tramite il gioco d'azzardo. Su Internet, infatti, venne aperto un sito web allibratore che permetteva di puntare e scommettere su quali eventi si sarebbero verificati a causa del millennium bug; tra gli eventi ritenuti possibili vi erano il fallimento della Federal Reserve System, un gravissimo incidente aereo con centinaia di morti e l'apertura dell'indice azionario Dow Jones, della borsa di New York, con un ribasso di oltre 200 punti.

Prima ancora però che il millennium bug potesse colpire, un altro difetto, di minore entità, venne previsto per il 9 settembre 1999: secondo alcune analisi, infatti, alcuni programmi nei personal computer che avrebbero indicato tale data come "9999" e non come "090999" avrebbero potuto incontrare un crash informatico. In questo caso però, per via della scarsa diffusione di programmi di questo tipo, non ci furono segnalazioni di tale problema.

In novembre e dicembre 1999 si verificarono diversi eventi correlati al millennium bug. Le prime prove della realtà del difetto informatico arrivarono già il 28 novembre: il tribunale di Filadelfia emanò documenti per la selezione della giuria con data impostata al gennaio 2000, ma che effettivamente vennero stampati con data gennaio 1900. La conferma che il problema fosse reale e, ormai, praticamente confermato, portò verso dicembre molte compagnie aeree a svolgere diverse simulazioni di "emergenza-millennium bug" a sorpresa negli aeroporti; a queste prese parte anche Alitalia nell'aeroporto di Roma-Fiumicino, oltre che Air France, British Airways e Swissair. Altri tipi di precauzioni furono prese negli Stati Uniti d'America, dove nelle prime 3 settimane di dicembre la vendita di armi da fuoco ebbe un aumento di circa il 15%, con la scusa dell'emergenza.

Passaggio da 1999 a 2000

Tabellone dell'università di Nantes che il 3 gennaio 2000 riporta la data del 3 gennaio 1900

Allo scoccare del 1º gennaio 2000, il millennium bug non fece effettivamente tutti i danni che l'allarmismo generale e apocalittico aveva anticipato; sebbene Italia, Russia e Stati Uniti d'America confermassero una situazione dei sistemi principali piuttosto tranquilla, si invitavano comunque le istituzioni a mantenere alta l'attenzione. Nelle ore successive arrivarono le prime segnalazioni, seppure di importanza relativamente più bassa, che il millennium bug si era verificato: negli Stati Uniti, i sistemi informatici del United States Naval Observatory riportarono la data 1º gennaio 1900 e un centinaio di slot machine nel Delaware andarono in tilt; in Giappone alcuni sistemi di raccolta delle informazioni di volo rilevarono diverse falle e la centrale nucleare di Onagawa ebbe problemi di raffreddamento; in Australia il sistema di convalida dei biglietti degli autobus non funzionò, in Spagna e Corea del Sud si ebbero diversi problemi con tribunali che riportavano documenti datati 1900 e nel Regno Unito vi furono problemi di transazione del denaro con alcune carte di credito. Non mancarono problemi anche in Italia, dove diversi sistemi informatici restituirono problemi di datazione a Napoli, Venezia, Genova e Foggia e alcune bollette di Telecom Italia riportarono l'anno 1900.

Nei primi giorni di gennaio del 2000 Bill Gates, fondatore e capo di Microsoft, espresse la propria opinione sul bug invitando a non abbassare la guardia riguardo a futuri problemi, che avrebbero potuto creare disagi nel breve e lungo periodo. Questo fu, tuttavia, quanto il millennium bug si lasciò alle spalle, e non vi furono ulteriori complicazioni eccetto una: nel 2014 venne segnalata una versione alterata millennium bug, quando lo stato federale della Pennsylvania inviò richieste stampate relative al servizio militare a circa 14.000 persone, informandole che la mancata comunicazione delle credenziali di reperibilità in caso di chiamata alle armi era punibile con una sanzione e con una pena detentiva; la datazione di tali avvisi era però errata, scambiando le nascite tra il 1993 ed il 1997 con quelle tra il 1893 ed il 1897.

Studi sociologici

Nonostante il millennium bug non abbia comportato alcuna apocalisse o fine del mondo ma solo alcuni problemi circoscritti e risolti nell'arco di poco tempo senza conseguenze nefaste, molti sono stati gli studi alla base del fenomeno. Secondo alcuni di questi, condotti da Alberto Abruzzese, il millennium bug ha avuto la necessità di essere rappresentato ed annunciato come un «passaggio traumatico», una «scadenza mondiale» a cui generalmente molte culture reagiscono, seppur in maniera diversa, ma con natura millenaristica. Dal punto di vista economico e della cultura degli Stati Uniti d'America capitalistica, invece, la necessità del millennium bug nasce anche dal bisogno di attivare risorse e metterle in azione, riuscendoci nel minacciare la civiltà occidentale con un crash informatico, per produrre e smuovere investimenti nell'industria del software.

Anche secondo altri studi il millennium bug è stato più simbolico che altro, simboleggiando la paura dovuta all'arrivo di un nuovo secolo e di un nuovo millennio, avvolto nelle tenebre, nell'incertezza, in una verità perduta. Il millennium bug è quindi un esempio di vulnerabilità umana, che ha facilmente travolto i mezzi di comunicazione di massa, portando i governi mondiali e miliardi di cittadini che stavano per intraprendere una nuova era a spendere tempo, energia e denaro in frenetica corsa che poi si è dimostrata essere costruita nell'esagerazione.

Bibliografia

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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