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Petardo (pirotecnica)

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Con l'espressione petardo (o anche botto, castagnola, castagnetta o mortaretto) si indicano piccoli ordigni fatti esplodere allo scopo di produrre rumore, costituiti da polvere esplosiva inserita all'interno di un involucro in cartone pressato. Sono utilizzati generalmente durante le festività.

Caratteristiche

Comunemente, i petardi sono costituiti da un tubo di cartone chiuso da un'estremità da un blocco spesso costituito da gesso; lo strato interno è costituito da una certa quantità di polvere flash, estremamente sensibile alla fiamma; la parte superiore è ricoperta da un piccolo strato di polvere nera che funge da ritardo, ricoperta a sua volta da una testina infiammabile e sensibile allo sfregamento che ne permette l'accensione. Tuttavia dalla fine del 2014, sono stati aboliti i petardi con accensione a sfregamento, al loro posto sono apparsi petardi a miccia che sono ritenuti più sicuri.

I petardi di quarta categoria invece, sono costruiti in maniera diversa e contengono maggiori quantità di esplosivo. Queste composizioni sono accomunate dalla denominazione "polvere flash". Sono formati da un tubo di cartone non spiralato, di spessore 2–3 mm circa, in un'estremità è inserita una "spoletta": si tratta di un cilindro (non cavo) fatto di polvere da sparo a lenta combustione che può avere varie dimensioni a seconda del petardo. La "spoletta" viene inserita saldamente nel tubo di cartone utilizzando una pressa, il corpo del petardo viene poi riempito con polvere flash. In Italia il peso della polvere in esso contenuta può variare da 10 a 28,5 grammi. Per sigillare l'altra estremità del petardo, viene inserito un tappo di plastica di diametro 1,8 cm oppure 2,6 cm che si incastra del tubo di cartone. Come ritardo si utilizza anche una miccia di circa 10 cm che va a contatto con la spoletta, infine il petardo è fasciato con carta adesiva che fa sì che la miccia tocchi la spoletta, questa carta inoltre riporta il nome dell'artificio, il peso totale e netto e la categoria nella quale esso rientra. Oltre a questa versione munita di spoletta, esistono petardi che ne sono sprovvisti; al suo posto è presente un tappo in plastica forato e in tale foro è inserita una miccia che viene fissata con colla.

Legislazione

Italiana

Secondo la legislazione italiana, nel termine "petardo" rientrano gli artifici pirotecnici la cui esplosione produce unicamente rumore, appartenenti alle categorie 2, 3 e 4 dei fuochi pirotecnici.

L'assegnazione della categoria viene assegnata dal contenuto di massa attiva presente nell'artifizio e dalla potenza emessa in decibel.

  • categoria 2: Fino a 0,5 grammi di polvere M100, 1 g di polvere M80 oppure 6 g di polvere nera; non deve superare 120 dB @ 20 m
  • categoria 3: fino a 10 g; 120 dB @ 20 m
  • categoria 4 (professionale): per quantitativi superiori. Decibel illimitati.

Essendo stata abrogata la libera vendita, il limite minimo per l'acquisto dei prodotti di categoria 2 sono i 14 anni d'età compiuti, per la categoria 3 il porto d'armi o nulla osta all'acquisto e per la categoria 4 esclusivamente a soggetti muniti di "conoscenze specialistiche", cioè pirotecnici abilitati.

Inoltre, in molti comuni italiani sono state varate ordinanze di divieto dell'utilizzo dei petardi durante i festeggiamenti di Capodanno, successivamente annullate perché risultate atti illegitimi, dato che i sindaci non hanno il potere di vietare la vendita dei prodotti legali con marchio CE.

Rischi

Tra i rischi associati all'uso dei petardi si annoverano:

  • In caso di cattivo utilizzo, oppure di utilizzo di prodotti artigianali illegali mal costruiti, lesioni alle mani, con possibile ustioni o danneggiamento di tessuti, tendini, nervi e ossa; nei casi più gravi può essere necessaria l'amputazione della mano;
  • traumi agli occhi;
  • perdita irreversibile dell'udito (parziale o totale);
  • acufene;
  • patologie di tipo respiratorio quali asma, dovute all'inalazione di polveri sottili di vario genere emesse durante l'esplosione;
  • rischi per animali domestici e selvatici, che impauriti dal rumore (a cui i cani e gatti sono più sensibili, percependo anche frequenze tra i 20-40 kHz, non udibili dall'uomo) possono smarrirsi o andare incontro alla morte (ad esempio per infarto, cadendo dal balcone, rimanendo investiti per strada o schiantandosi contro alberi, muri o cavi elettrici).

Voci correlate

Altri progetti

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