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Proclorperazina

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Proclorperazina
Nome IUPAC
2-cloro-10-[3-(4-metil-1-piperazinil)propil]-
10H-fenotiazina
Nomi alternativi
Chlormeprazine, Chlorperazine, Prochloroperazine, Prochlorpemazine, Prochlorperazin, Prochlorperazine edisylate, Prochlorperazine maleate, Prochlorpromazine, Procloperazine, Proclorperazine
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare C20H24ClN3S
Massa molecolare (u) 373.943 g·mol-1
Numero CAS 58-38-8
Numero EINECS 200-379-4
Codice ATC N05AB04
PubChem 4917
DrugBank DB00433
SMILES
CN1CCN(CC1)CCCN2C3=CC=CC=C3SC4=C2C=C(C=C4)Cl
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeutica antiemetico, antipsicotico
Modalità di
somministrazione
orale, rettale, parenterale
Dati farmacocinetici
Metabolismo epatico
Emivita 4-8 ore (differisce con la via di somministrazione)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H 302 - 312 - 332
Consigli P 280

La proclorperazina o (metil-piperazinil)-propil-N-clorofenotiazina) è un farmaco appartenente alla classe delle fenotiazine con un'attività simile a quella della clorpromazina; ma è dotato di maggiore azione antiemetica, e minore attività sedativa, mentre gli effetti collaterali, di tipo extrapiramidale, sono più comuni.

Possiede una spiccata attività antivertiginosa o (anticinetosi); mentre l'attività antipsicotica non viene sfruttata.

Il farmaco è in commercio nel mondo con diversi nomi commerciali: Buccastem; Compazine; Compro; Dhaperazine; Emidoxyn; Proziere; Stemetil; Stemzine; Vertigon.

In Italia viene commercializzato dalla Aventis Pharma con il nome Stemetil.

Storia

In Italia

Caratteristiche strutturali e fisiche

Sintesi del composto

Reattività e caratteristiche chimiche

Biochimica

Farmacocinetica

Assorbimento

Rapidamente assorbita nel tratto intestinale dopo somministrazione orale.

Distribuzione

Metabolismo

Il metabolismo è epatico, viene sottoposto a ad un primo metabolismo epatico ad opera del citocromo CYP2D6 e / o del CYP3A4.

Eliminazione

Farmacodinamica

Usi clinici

In label

Le indicazioni approvate secondo il riassunto delle caratteristiche del prodotto sono: trattamento e la prevenzione del vomito e della nausea di ogni tipo.

Off-label

Gli usi routinari off label sono:

Raramente viene usato nelle psicosi per gli effetti collaterali di tipo extrapiramidali: discinesie buccali, convulsioni e per la sindrome neurolettica maligna, nonché per gli eventuali rischi sui nascituri.

Tossicologia

La DL50 nel topo è di 1000 – 1500 mg/kg, in assunzione cronica non si manifestano nell'animale danni ai parenchimi epatici a dosi 30-60 volte quelle terapeutiche.

Controindicazioni

Ipersensibilità alla fenotiazine, da non usare in caso di sedazione centrale da abuso di: alcool, benzodiazepine, barbiturici, narcotici, ecc.. Non va usato mai sotto i 2 anni.

Effetti collaterali

Sedazione e sonnolenza, irrequietezza, insonnia, euforia, agitazione psicomotoria e depressione dell'umore sono gli effetti collaterali più comuni specie all'inizio della terapia. Per attività anticolinergica delle fenotiazine si ha: secchezza delle fauci, turbe della vista, stipsi, costipazione e anche ileo paralitico, ritenzione urinaria ed altri segni di ridotta attività parasimpatica. Sono, inoltre, possibili: convulsioni e iperpiressia in questo caso la terapia va interrotta immediatamente.

Le reazioni extrapiramidali possibili sono: discinesia, acatisia, sindromi pseudoparkinson e le discinesie persistenti tardive. Raramente si hanno: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, porpora e anemia emolitica.Inoltre sono possibili: ittero colestatico, edema laringeo, laringo e broncospasmo, reazioni di tipo anafilattico; in tali casi la terapia deve essere immediatamente sospesa.

Sono possibili reazioni di ipersensibilità come: eritema, orticaria, eczemi, dermatiti esfoliative, reazioni tipo LES, galattorrea e turbe mestruali nella donna, ginecomastia e deficit della libido nell'uomo, iperglicemia e glicosuria, edemi periferici, ecc, e molto raramente, casi di allungamento dell'intervallo QT.

Dosi terapeutiche

15 mg x 3 volte al dì. La via rettale (supposte) quando non è possibile la via orale.

Sovradosaggio

Sintomi di depressione del sistema nervoso centrale, con sonnolenza e nei casi più gravi coma. Possono anche verificarsi agitazione e irrequietezza. Altre possibili manifestazioni sono: convulsioni, modifiche del ECG e aritmie cardiache, febbre e reazioni autonomiche quali ipotensione, secchezza delle fauci ed ileo paralitico.

Gravidanza e allattamento

Controindicazione assoluta

Controindicato nel primo trimestre e durante l'allattamento al seno.

Controindicazione relativa

Nel secondo e terzo trimestre di gravidanza va usato in caso di assoluta necessità e non per forme comuni di emesi gravidica.

Avvertenze

Proclorperazina può causare sedazione meno e meno effetti antimuscarinici, ma gli effetti extrapiramidali possono essere più frequenti di clorpromazina. Gravi reazioni distoniche ci possono essere con l'utilizzo di proclorperazina, soprattutto nei bambini e negli adolescenti. Dovrebbe, inoltre, l'uso parenterale nei bambini essere evitato; si segnalano, anche, casi di irritazione locale dopo l'uso orale di compresse di proclorperazina maleato.

La sedazione e la sonnolenza sono gli effetti collaterali più frequenti, questi tendono a ridursi con il proseguimento della terapia. Può esserci: secchezza delle fauci, turbe della vista, stipsi, costipazione e anche ileo paralitico, convulsioni e iperpiressia. Si segnala l'iperpiressia che richiede l'immediata sospensione della terapia. Le reazioni extrapiramidali sono: discinesia, acatisia, sindromi pseudoparkinson e le discinesie persistenti tardive.

Interazioni

Le fenotiazine potenziano gli effetti delle sostanze che deprimono il SNC come: anestetici, narcotici, sedativi, ecc; essi, tuttavia, non svolgono azione antiepilettica e possono abbassare la soglia convulsiva.

Pertanto in soggetti epilettici può rendersi necessario un aggiustamento della terapia specifica. In associazione con farmaci che allungano il tratto QT, possono aumentare il rischio di aritmie.

Va usata cautela in associazione con alcool, con gli anticolinergici, e con farmaci che alterano gli elettroliti.

Linee guida

Esiste un'importante linea guida che chiarisce il ruolo della procloropromazina nel paziente oncologico, questa conclude dicendo che: la prometazina orale può essere usata anche come agente di seconda linea, nella dispnea del paziente oncologico quando gli oppiacei sistemici non possono essere utilizzati o in aggiunta a oppiacei sistemici; la prometazina non deve, però, essere usata per via parenterale.

Bibliografia

  • Sean C. Sweetman, Martindale: The Complete Drug Reference, 35th Edition: Book and CD-ROM Package, London, Pharmaceutical Press, 2007, ISBN 0-85369-704-3.

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