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Sahaja Yoga

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Sahaja Yoga (dal sanscrito Sahaja, "innato" o "spontaneo", e Yoga, "unione") è uno dei più recenti metodi di yoga, fondato da Shri Mataji Nirmala Devi nel 1970, che si proporrebbe come un metodo unico di meditazione basato su un'esperienza chiamata dai suoi sostenitori "realizzazione del Sé" (il risveglio dell'energia Kundalini che si troverebbe alla base della spina dorsale, all'altezza dell'osso sacro, e la sua unione con una "energia divina" che pervaderebbe l'intero universo). Secondo i suoi sostenitori, questa tecnica sarebbe in grado di risvegliare una energia chiamata Kundalini senza sforzi né tensioni.

Il metodo Sahaja Yoga

Introduzione

Lo yoga è noto da tempi antichissimi in India come una disciplina in grado di purificare il praticante e permettergli il raggiungimento di uno stato di unione con il Divino. In passato, le conoscenze dello yoga erano riservate a pochi eletti, anche perché erano tramandate in sanscrito, un'antica lingua che pochi conoscevano.

Chi voleva accedere a questa conoscenza e realizzare lo yoga, di solito era tenuto a rinunciare alla vita mondana e a dedicarsi all'ascesi al seguito di un maestro spirituale (Guru). Dopo anni di sacrifici e rinunce e avendo ottenuto la completa purificazione, finalmente il discepolo poteva ottenere lo yoga.

In seguito, alcuni yogi hanno cominciato a diffondere queste conoscenze al pubblico. Per esempio, nella Bhagavadgītā. Krishna parla dei vari aspetti dello yoga e lo stesso avviene negli Yoga Sūtra di Patañjali.

Ma, nonostante questa apertura verso il mondo, ancora non era chiaro come ottenere lo yoga.

Più tardi il santo Gyaneshwara cominciò a parlare di un'energia interiore, chiamata Kundalini, in grado di purificare l'essere umano. Nel sesto capitolo del Gyaneshwari, o Dnyaneshwari, che è un commentario alla Bhagavad Gita, egli descrive il risveglio e l'azione purificatrice della Kundalini:

«… La Kundalini è una delle più potenti energie. L'intero corpo del ricercatore inizia a risplendere con l'ascesa della Kundalini. Grazie ad essa, impurità fisiche indesiderate scompaiono. Il corpo del ricercatore improvvisamente appare molto armonioso, lo sguardo appare luminoso e magnetico e l'occhio stesso risplende.»

(Gyaneshwara, Cap 6. Dnyaneshwari)

Principi di base

La Kundalini

Diagramma con i chakra e la Kundalini

Alla base del raggiungimento dello yoga, vi è un'energia che risiede nell'osso sacro di ogni essere umano.

Questa energia è chiamata in sanscrito Kundalini, termine che deriva da kundal, che significa "spira", ed indica il fatto che questa energia si trovi avvolta su sé stessa in tre spire e mezzo nella sua sede naturale, chiamata in sanscrito Muladhar (da non confondere con il Muladhara chakra che si trova sotto l'osso sacro).
La Kundalini si trova allo stato potenziale fin dalla nascita. Nel momento in cui essa è risvegliata, si muove lungo un canale energetico (detto Sushumna Nadi) disposto per tutta la lunghezza della spina dorsale, attraversa il cervello e poi un'area detta "osso della fontanella" disposta sulla cima della testa (la parte del cranio che è morbida nei neonati); infine la Kundalini fuoriesce e si connette con l'energia universale e questa unione è detta appunto yoga.

Il sistema energetico

Secondo la tradizione yogica, all'interno di ogni essere umano esiste un complesso sistema energetico (detto anche sistema sottile) costituito da canali, detti nadi, e da centri energetici, detti chakra. I tre canali principali sono:

  • il canale sinistro o canale lunare, detto Ida Nadi o Tamo Guna
  • il canale destro o canale solare, detto Pingala Nadi o Rajo Guna
  • il canale centrale, detto Sushumna Nadi o Satwa Guna

Si ritiene che questi canali energetici abbiano una corrispondenza fisica con il sistema nervoso autonomo e più precisamente il canale centrale corrisponde al sistema nervoso parasimpatico, mentre i due canali laterali corrispondono al sistema nervoso simpatico. Recenti studi scientifici sulla meditazione yoga che hanno messo in evidenza questa corrispondenza.

I sette chakra principali sono: Muladhara, Swadisthana, Nabhi, Anahat, Vishuddhi, Agnya, Sahasrara. A livello fisico essi corrispondono ad altrettanti plessi nervosi.

La Realizzazione del Sé

Lo scopo fondamentale del risveglio della Kundalini è quello di ottenere la "Realizzazione del Sé". Il Sé, o Spirito, viene chiamato Ātman in sanscrito ed indica la pura essenza di ogni essere vivente. Esso si dice risiedere nel Cuore (Anahat chakra).

Si dice che lo Spirito esiste in ogni essere, ma che l'essere umano ha la possibilità di poterlo realizzare, ovvero diventarne consapevole. L'effetto della Kundalini, quando è risvegliata, è di andare ad agire su tutti i chakra dando loro energia e permettendo loro di migliorare. In particolare, a livello del chakra del Cuore, si ritiene che essa permetta al Sé di risvegliarsi e di manifestare le sue qualità precipue, tra le quali la pura gioia dell'esistenza e l'amore incondizionato.

Definizione del metodo

Il metodo di Sahaja Yoga si propone di permettere il risveglio della Kundalini in modo spontaneo. Una volta che la Kundalini è risvegliata, essa si manifesta fisicamente come una gentile brezza fresca, sulle mani e sul Sahasrara chakra (cioè sulla cima della testa); il praticante si sente più rilassato e con la mente sgombra, in uno stato di consapevolezza senza pensieri. Nel Dnyaneshwari è scritto:

«A questo stadio il calore abbandona il corpo che ora diventa fresco sia dall'interno che dall'esterno e grazie a ciò la forza perduta ritorna. Gli Ida e Pingala Nadi nella spina dorsale s'incontrano e i tre nodi si allentano e le tende dei sei Chakra si aprono. Allora l'aria vitale che passa attraverso le narici destra e sinistra (che sono designate rispettivamente con il Sole e la Luna) si riducono al punto che nemmeno farebbero traballare una fiammella.
A questo punto, l'intelletto si ritrova fermo e la fragranza rimanente nel Prana entra nella Sushumna Nadi insieme con la Kundalini. Allora il nettare spirituale (Ambrosia o Amrut) situato sulla cima della testa si versa nella bocca della Kundalini e poi viene assorbito per tutto il corpo inclusi i dieci Prana. (6:241-248)»

(Gyaneshwara, Cap 6. Dnyaneshwari)

Quando la Kundalini sale lungo il sistema sottile dà energia ai vari chakra e durante questo processo segnala lo stato corrente dei chakra sulle mani attraverso sensazioni percettibili, in quanto esiste una corrispondenza fra i chakra e le varie parti della mano (riflessologia). In questo modo è possibile avere una conoscenza obiettiva del proprio stato interiore e poter così intervenire per migliorare la condizione dei propri chakra; per questo motivo, viene detto in Sahaja Yoga che il praticante è in grado di diventare il maestro di sé stesso.

La Meditazione

Il metodo di meditazione sahaj è stato sviluppato durante gli anni settanta da Shri Mataji Nirmala Devi.
Secondo i suoi insegnamenti, lo scopo della meditazione è di raggiungere lo stato di consapevolezza senza pensieri e la meditazione è un'esperienza interiore spirituale e non strettamente devozionale.
Riguardo alla meditazione, Shri Mataji ha detto:

"La meditazione è il solo modo di crescere. Perché quando meditate siete nel silenzio, siete nella consapevolezza senza pensieri, allora ha luogo la crescita della consapevolezza."

"Tutto è stato facilitato per voi in Sahaja Yoga ed anche semplificato. Non dovete soffrire la fame o digiunare, non dovete diventare vegetariani né dovete andarvi a sedere sotto il sole o meditare sull'Himalaya. Niente di tutto questo. Potete sedervi, in modo confortevole, dove desiderate ed entrare in meditazione. Tutto senza difficoltà. E quando avete stabilizzato il vostro Spirito, potete gioire di ogni bella cosa. Nel complesso, per alcune persone, forse questo è veramente troppo. Immaginate di trovarvi seduti nel deserto del Sahara, con un vento che soffia all'impazzata sulle vostre teste: "Che cosa sta succedendo?", direste, "Come è possibile vivere qui? Una vita così dura!". Ma voi non vi sentite così, perché avete il conforto dello Spirito dentro di voi. Si tratta del conforto dello Spirito e per il conforto dello Spirito voi non avete bisogno di nulla. Questa è la vostra ricchezza".

L'organizzazione di Sahaja Yoga

Vishwa Nirmala Dharma

Sahaja Yoga è nato in India per proseguire in Inghilterra dove si trasferì Shri Mataji nel 1974.
L'organizzazione dei praticanti Sahaja Yoga si chiama Vishwa Nirmala Dharma, termine sanscrito che significa "Pura Religione Universale".

Storia dell'associazione

La diffusione di Vishwa Nirmala Dharma in Italia ebbe inizio subito dopo la prima presentazione delle tecniche di meditazione Sahaja Yoga effettuata dalla fondatrice, Shri Nirmala Srivastava, nel 1981 a Roma, ad opera di un gruppo di frequentatori. Nel novembre del 1990 gli associati decisero di dare una base giuridica alla presenza di Vishwa Nirmala Dharma in Italia. All'Associazione Nirmala Dharma venne assegnata una missione eminentemente culturale, di diffusione di orientamenti culturali e di tecniche di meditazione di derivazione induista.

Negli anni 90, i fondatori decisero di modificare la ragione sociale e, al tempo stesso, dare una struttura chiara e ben definita al quadro di diritti/doveri degli associati, con meccanismi di decisione democratica su un'area di questioni di carattere amministrativo e patrimoniale che cominciavano ad avere una dimensione consistente.

Ne derivò un atto di modificazione della ragione sociale e di maggiore articolazione statutaria. Il nome dell'associazione culturale Nirmala Dharma venne modificato in “Vishwa Nirmala Dharma- La Pura Religione Universale” come Ente rappresentante in Italia la Pura Religione Universale; la ragione sociale fu estesa anche alle attività di istruzione, assistenza e beneficenza che sempre più connotavano i rapporti tra i soci e tra i soci e la società civile circostante. Successive modificazioni statutarie furono fatte con atti pubblici del 2001, del 2004 e del 2005 per adeguare le norme statutarie alla realtà associativa in trasformazione.

Nel 2004 l'Associazione Vishwa Nirmala Dharma, è stata iscritta nell'Albo nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Struttura

L'Associazione ha sede principale in Magliano Sabina in Vocabolo Albereto n. 10 e può aprire su tutto il Territorio Italiano sedi secondarie. Le sedi secondarie rappresentano i “Centri Locali” e sono dislocate in tutta Italia.
L'Associazione è un ente di religione e di culto e può compiere ogni attività di istruzione, assistenza e beneficenza connesse con il predetto fine, non ha scopi lucrativi e non si propone guadagno o profitto pecuniario per i suoi soci, collaboratori e dirigenti e non distribuisce utili e avanzi di gestione.
Dopo un anno dall'ammissione ogni aspirante, se conferma per iscritto la sua scelta di partecipare alla vita associativa, entra a far parte dei soci effettivi ed è iscritto, a cura dei coordinatori, nel registro nazionale dei soci.

Dottrina

L'Associazione è un ente che rappresenta la Pura Religione Universale in Italia di fronte all'autorità ed ai terzi, e ne cura gli interessi; si ispira agli insegnamenti di Shri Nirmala Srivastava, chiamata Shri Mataji Nirmala Devi dai devoti di tutto il mondo, che riprendono ed integrano il messaggio di tutti i grandi profeti dell'Umanità quali: Abramo, Mosè, Zoroastro, Socrate, Lao Tse, Confucio, Maometto, Guru Nanak, Raja Janaka, Shri Sai Baba di Shirdi; ed anche agli insegnamenti delle incarnazioni di Dio secondo le varie religioni, quali: Rama, Gesù, Krishna, Mahavira e Buddha.

Obiettivi

L'Associazione opera affinché gli insegnamenti di Shri Mataji Nirmala Devi siano diffusi, letti e messi in pratica; promuove ogni opportuna attività diretta a favorirne il pieno soddisfacimento in particolare:

  1. risvegliare a coloro che lo desiderano l'energia Kundalini presente in tutti gli esseri umani;
  2. insegnare ad autorizzare ed approfondire l'esperienza del risveglio dell'energia Kundalini attraverso Sahaja Yoga, il complesso di tecniche e di meditazione messe a punto da Shri Mataji Nirmala Devi;
  3. promuovere un sistema di vita in armonia con la natura, con sé stessi e con l'ambiente sociale in cui si vive, conducendo gli esseri umani ad una condotta di vita onesta ed amorevole;
  4. promuovere e sviluppare ogni altra attività ritenuta utile per il migliore conseguimento dei propri fini di religione e di culto.

Progetti

Corsi di sahaja yoga sono stati previsti nella sezione femminile del carcere di Latina. L'iniziativa patrocinata dal garante regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni.

Critiche

Un opuscolo della INFORM (ente con scopi benefici fondato da Eileen Barker nel 1988 presso la London School of Economics) pubblicato nel 2001 sottolinea i pericoli che potrebbero derivare dall'affidarsi totalmente al Guru e suggerisce che potrebbero esserci forti pressioni psicologiche nel caso un membro voglia lasciare il gruppo.

David V. Barrett, nel saggio The New Believers, riporta che critiche al gruppo sono state mosse anche in relazione alla circostanza che in esso si spingerebbero i membri a fare donazioni per pagare i viaggi di Mataji e l'acquisto di costose proprietà. Barret riporta anche che taluni membri sarebbero stati espulsi perché avrebbero resistito all'influenza che Mataji aveva sulle loro vite. Analoghe critiche sono mosse anche da ex membri.

I leader della Sahaja Yoga negano ogni addebito in merito, affermando anche che il proprio gruppo è riconosciuto come religione sia negli Stati Uniti d'America che in Russia e che ogni membro è libero di entrare o uscire dal gruppo anche se riconoscono che i membri sono invitati a fare donazioni per eventi e progetti ma non per i fabbisogni personali dei leader.

Le autorità austriache hanno espresso, in un rapporto prodotto dal Ministero per l'Ambiente, Gioventù e Famiglia, una serie di perplessità legate al fatto che Nirmala Devi viene considerato un'autorità che non può essere messa in discussione, ad aspetti legati ai metodi di cura delle malattie tramite la meditazione e sulla cui efficacia non c'è evidenza scientifica e per l'intervento più o meno diretto del gruppo nella scelta del coniuge per i propri aderenti.

Voci correlate

Collegamenti esterni


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