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Sentiero

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Un tipico sentiero prealpino.

Il sentiero è una via stretta, generalmente di larghezza non superiore a 2,50 metri, a fondo naturale e tracciato dal frequente passaggio di uomini e animali, tra terreni, boschi o rocce, in pianura, in collina o in montagna.

Tipologie di sentieri

Cammino di Santiago di Compostela

Classificazione in base alla lunghezza

della durata di molti giorni di marcia e della lunghezza di centinaia di chilometri, in generale agevoli e segnalati, dotati della necessaria ricettività lungo il percorso.
della durata di più giorni di cammino (di solito dai 3 ai 7) e della lunghezza da 40 a 100 km, adatti a escursionisti in genere esperti. Sono generalmente ben segnalati e attrezzati e supportati da ricettività.
  • Sentieri di breve percorrenza
sentieri escursionistici, brevi itinerari ad anello, della durata massima di 1 o 2 ore di cammino, largamente diffusi, generalmente adatti anche all'escursionista inesperto e conseguentemente attrezzati.

Classificazione storico/funzionale

  • Sentieri di fondovalle
Sono tracciati che interessano prevalentemente il fondovalle e collegano i paesi tra di loro o i paesi con la bassa/media montagna.
  • Sentieri di accesso dai fondivalle
In questa categoria rientrano tutti i sentieri che dal fondovalle portano verso rifugi, forcelle, passi e cime.
  • Sentieri di traversata
Sentieri che collegano le valli o che portano da rifugio a rifugio.
  • Sentieri attrezzati e vie ferrate
Ricomprende tutti i sentieri che presentano lungo il tracciato tratti attrezzati (dai semplici cordini alle scale di ferro, passando per staffe, appigli artificiali ecc.)
  • Sentiero vicinale
Tipico sentiero creato su un fondo privato e usato per collegarsi a una pubblica via. Nelle mappe catastali possiamo riconoscere il sentiero vicinale in quanto nella sua intersezione con le strade principali è chiuso e non ha un passo carrabile. Di fatto viene usato solo per il passaggio di persone e animali in quanto privo dei requisiti necessari occorrenti per il transito di automezzi.

Segnaletica

Segnavia del Club alpino Italiano

La segnaletica dei sentieri è fondamentale sia dal punto di vista escursionistico che dal punto di vista della valorizzazione del territorio. Non esistono tuttavia veri e propri standard nazionali o internazionali per la segnaletica dei sentieri, e così passando di nazione in nazione, di regione in regione (e a volte anche di provincia in provincia), la segnaletica può essere molto differente, in termini di posizionamento, colori e misure.

I sentieri in Italia

Definizione giuridica

Sentiero in Argentina.

In Italia, l'unica definizione giuridica è contenuta nel Codice della strada il quale, all'articolo 3 (Definizioni stradali e di traffico), comma primo, n. 48, recita: «Sentiero (o mulattiera o tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali».

Dalla giurisprudenza emergono altre definizioni: il sentiero è individuato in «quel tracciato che si forma naturalmente e gradualmente per effetto di calpestio continuo e prolungato» (Cassazione, maggio 1996, n. 4265) «a opera dell'uomo o degli animali, in un percorso privo di incertezze e ambiguità, riportato nelle mappe catastali» (Cassazione, 29 agosto 1998, n. 8633; Cassazione, 21 maggio 1987, n. 4623).

In caso di incidenti occorsi sui sentieri, la responsabilità giuridica può ricadere sui progettisti, enti gestori, accompagnatori, proprietari.

Classificazione del CAI

Indicazioni per il rifugio Arp e i laghi di Palasinaz nel comune di Brusson, in Valle d'Aosta.
Bosco Chiesanuova Segnaletica del Parco ctg Lessinia 2013
  • Sentiero turistico (T - itinerario escursionistico - turistico)
Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale, turistico o ricreativo.
  • Sentiero escursionistico (E - itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche)
Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine.
  • Sentiero attrezzato (EE - itinerario per escursionisti esperti).
Sentiero con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso.
Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all'escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati.
  • Via ferrata o attrezzata (EEA - itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura)
Itinerario che conduce l'alpinista su pareti rocciose o su creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quale casco, imbragatura e dissipatore.
  • Sentiero storico (generalmente non presenta difficoltà tecniche, T oppure E)
Itinerario escursionistico che ripercorre "antiche vie" con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati (es. Via Francigena, Cammino di Santiago di Compostela ecc..).
  • Sentiero tematico (generalmente è breve e privo di difficoltà tecniche, T oppure E)
È un itinerario a tema specifico prevalente (naturalistico, glaciologico, geologico, storico, religioso) di chiaro scopo didattico formativo. Usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per l'osservazione è comunemente adatto anche all'escursionista inesperto e si sviluppa in aree limitate e ben funzionali, molti all'interno di parchi o riserve.

Segnaletica in Italia

Il Club Alpino Italiano, attraverso la Commissione Centrale per l'Escursionismo, fra il 1990 e il 1996 ha tentato di definire gli standard cui attenersi e tale indirizzo è stato fatto proprio non solo dalle sezioni e sottosezioni CAI, ma anche da numerosi enti territoriali pubblici e privati per i quali il CAI è diventato l'interlocutore di riferimento per la segnaletica e la sentieristica in generale.

Segnaletica principale

Esempio di segnaletica principale


È detta anche verticale ed è generalmente costituita dalle tabelle poste all'inizio del sentiero e agli incroci più importanti che contengono informazioni sulle località indicando nome e quota del luogo di partenza o dei luoghi di destinazione con i tempi di percorrenza e il numero di sentiero, detto anche segnavia; altri tipi di tabelle sono previste per i sentieri tematici, per invitare a camminare entro il sentiero, per il rispetto della flora e della fauna locale, per i sentieri attrezzati, per le vie ferrate, ecc.

Segnaletica secondaria

Esempi di segnaletica secondaria

È detta anche orizzontale o intermedia ed è formata da segnavia a vernice di colore bianco-rosso o rosso-bianco-rosso (detto anche bandierina e che contiene il numero del sentiero) posti all'inizio e lungo il sentiero, su sassi o piante, utilizzati per offrire l'informazione di continuità e conferma del percorso.

Sentieristica

Con il termine sentieristica viene indicato l'insieme o la rete di sentieri pedonali di interesse per l'escursionismo che collegano alcuni punti geografici di un territorio circoscritto. Il termine comprende anche le indicazioni distribuite sul territorio sulle mete e i tempi di percorrenza sotto forma di tabelle direzionali o pannelli con la rappresentazione cartografica del territorio stesso. Si parla di sentieristica anche per indicare tutti i percorsi destinati all'escursionismo all'interno di un parco o una riserva naturale.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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