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Sinigrina
Sinigrina | |
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Nome IUPAC | |
1-(β-D-glucopiranosiltio)but-3-enilidenamminoossisulfonato di potassio | |
Nomi alternativi | |
sinigrina idrata | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C10H16NO9S2K.H2O |
Massa molecolare (u) | 415,48 |
Aspetto | polvere cristallina beige |
Numero CAS | 3952-98-5 |
PubChem | 23682211 |
SMILES |
O=S(=O)(O)ON=C(SC1OC(CO)C(O)C(O)C1O)CC=C |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | solubile |
Temperatura di fusione | 128 °C (401 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- |
La sinigrina è un glucosinolato presente in varie piante della famiglia delle Brassicaceae, tra cui i cavolini di bruxelles e i broccoli (Brassica oleracea), nonché in altre specie come la senape nera (Brassica nigra), il ravanello selvatico (Raphanus sativus) , il rafano (Cochleraria armoracia) e la senape selvatica (Sinapis arvensis) molto diffusa in Puglia e nota con il termine di "Marasciuoli"
Quando i tessuti vegetali contenenti sinigrina sono schiacciati o comunque danneggiati, l'enzima mirosinasi scinde la sinigrina formando glucosio, solfato acido di potassio e isotiocianato di allile (olio di mostarda), che è responsabile del gusto piccante della senape e del rafano. I semi della senape bianca (Sinapis alba) hanno un gusto molto meno piccante perché contengono un glucosinolato differente, la sinalbina.
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