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Allium sativum

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Aglio


Piante e infiorescenza di Allium sativum

Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Amaryllidaceae
Sottofamiglia Allioideae
Tribù Allieae
Genere Allium
Specie A. sativum
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Allium
Specie A. sativum
Nomenclatura binomiale
Allium sativum
L.
Bulbo, spicchi e aglio tritato
Infiorescenza

L'aglio (Allium sativum L.) è una pianta bulbosa della famiglia Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae).

Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo salutistico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.

A causa della sua coltivazione molto diffusa l'aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell'antico Egitto.

L'odore caratteristico dell'aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l'alliina ed i suoi derivati, come l'allicina ed il disolfuro di diallile.

Parassiti

I parassiti dell'aglio sono principalmente le larve delle mosche Chortophila brassicae o Hylenia antiqua che ne attaccano i bulbi facendoli marcire. Intrecciarne le cime dovrebbe servire a evitare che gli insetti nocivi entrino nei bulbi.

Coltivazione

Per coltivare l'aglio, bisogna prima dividerlo in spicchi uguali e poi piantarli a uno a uno con la punta dello spicchio rivolta verso l'alto. Si pianta nello strato attivo.

Propagazione

I fiori sono sterili, e così anche i semi. L'unica via di propagazione si ha attraverso divisione e piantumaggio dei singoli bulbetti, previa una attenta selezione dei singoli spicchi. Questo aumenta la probabilità che le future piante siano maggiormente resistenti alle malattie, più forti, ecc.

Raccolta

La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l'anno seguente, coi primi caldi. Formeranno anche bulbilli (piccoli bulbi cresciuti lateralmente al bulbo-madre). La raccolta dei bulbi dunque non è solo una necessità alimentare, ma anche una intelligente pratica colturale che impedisce un eccessivo affollamento dell'area.

Produzione

I 10 più grandi produttori di aglio nel 2010
Nazione Produzione (tonnellate) Note
Cina Cina 13.664.069 Im
India India 833.970
Corea del Sud Corea del Sud 271.560
Egitto Egitto 244.626
Russia Russia 213.480
Birmania Birmania 185.900 Im
Etiopia Etiopia 180.300 Im
Stati Uniti Stati Uniti 169.510
Bangladesh Bangladesh 164.392
Ucraina Ucraina 157.400
Mondiale 17.674.893 A
* = Dati non ufficiali | [ ] = Dati ufficiali | A = Potrebbe includere dati ufficiali, semi-ufficiali o stimati
F = Stime FAO| Im = Dati FAO basati sulla metodologia di imputazione | M = Dati non disponibili

Fonte: UN Food & Agriculture Organisation (FAO)

Utilizzi

Nella storia

Dipinto nelle piramidi egizie, faceva parte del cibo fornito dalle autorità per mantenere gli schiavi in salute. Presso i Greci e i Romani era cibo abituale degli atleti e dei soldati, poiché si credeva sviluppasse forza e aggressività.

In cucina

Aglio
Valori nutrizionali per 100 g
Energia 149 kcal (620 kJ)
Proteine 6,06 g
Carboidrati
Totali 33,07 g
Fibre 2,1 g
Grassi
Totali 0,25 g
Saturi 89 mg
Monoinsaturi 11 mg
Polinsaturi 249 mg
Colesterolo 0 mg
 
Acqua 58,58 g
Vitamine
Tiamina (Vit. B1) 200 µg
Riboflavina (Vit. B2) 110 µg
Niacina (Vit. B3) 700 µg
Acido pantotenico (Vit. B5) 596 µg
Vitamina B6 1235 µg
Acido folico (Vit. B9) 3 µg
Vitamina C 31,2 mg
Vitamina E 0,01 mg
Minerali
Calcio 181 mg
Ferro 1,7 mg
Fosforo 153 mg
Magnesio 25 mg
Manganese 1672 µg
Potassio 401 mg
Rame 299 µg
Selenio 14,2 µg
Sodio 17 mg
Zinco 1,16 mg

L'aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come bagna càuda, pesto, aioli, tzatziki. La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati.

In medicina

L'olio essenziale contiene: bisolfuro di allile e allipropile allicina (sostanza ad azione antibiotica), garlicina (ad azione antibiotica), allina (glucoside), vitamine A, B, C, zuccheri, fitosteroli, lipidi, mucillagini. L'olio essenziale viene principalmente eliminato attraverso l'apparato respiratorio, svolgendo attività antisettica e balsamica.

Uno studio condotto dall'Università di Liverpool ha rivelato che un supplemento quotidiano di estratto d'aglio può ridurre il rischio di attacchi cardiaci.

Sebbene sia di cultura popolare che l'aglio abbassi la pressione arteriosa di chi soffre d'ipertensione uno studio del 2012 della University of British Columbia ha rivelato che consumare l'aglio in dosi massicce (200 grammi per 3 volte al giorno) può abbassare lievemente la pressione (diminuendo la pressione sistolica, la massima, di 10-12 millimetri di mercurio contro i 6-9 del placebo).

Allicina

Uno dei derivati dell'aglio, l'allicina, ha dimostrato di possedere efficacia antibiotica.

Allergia

L'aglio, data la presenza di tre specifiche proteine (QR-1, QR-2, e QR-3), può essere causa di allergia alimentare.

In fitoterapia

L'aglio ha diverse proprietà curative:

L'uso dell'aglio crudo tritato finemente sui cibi come sughi, carne ed insalate è un ottimo coadiuvante per la cura dell'ipercolesterolemia, di bronchiti catarrali, e dell'elmintiasi (nei bambini in special modo poiché portano sporcizia alla bocca).

Il consumo di aglio dà un generale senso di benessere all'organismo per la sua azione anti batterica quindi antinfettiva.

Essendo anche un ottimo stimolante digestivo e diuretico viene anche utilizzato in forma di infuso (dai 5 ai 10 g in un litro di acqua) mentre per un'azione antisettica dai 10-15 g in decotto.

Le varietà italiane

Alcune delle cultivar di aglio più rinomate in Italia:

  • Aglio di Caraglio - (aj 'd Caraj): coltivato a Caraglio (CN) è un aglio dal caratteristico aroma delicato. La caratteristica è data dal clima e dai terreni calcarei, dolomitici e cristallini delle montagne della Valle Grana. È stato creato, nel 2008, un Consorzio di tutela e valorizzazione ed è stato riconosciuto come presidio Slowfood.
  • Aglio bianco polesano, prodotto a DOP.
  • Aglio rosso di Sulmona, riconosciouto come PAT.
  • Aglio di Vessalico, presidio Slowfood.
  • Aglio rosso di Nubia, presidio Slowfood.
  • Aglio di Voghiera, prodotto a DOP.
  • Aglio di Resia - L'aglio della Valle di Resia presenta un bulbo di piccole dimensioni, rossastro. I bulbilli sono dotati di odore e sapore più accentuato degli agli normalmente in commercio.
  • Aglio Rosso di Proceno, riconosciuto come PAT; coltivato nel comune di Proceno (VT) sin dai tempi antichi, è un aglio dal profumo intenso e da un sapore forte e gradevole. Ha lo scapo fiorale (Tarlo).
  • Aglio bianco piacentino
  • Aglio di Molino di torti
  • Aglio del medio Adige

Nella cultura di massa

Raccolta dell'aglio, Tacuinum Sanitatis Casanatense (XIV secolo)

Nel folclore europeo, si riteneva che l'aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei "parassiti" e conseguentemente l'aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.

Il suo potere antisettico era noto fin dall'antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d'aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt'oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.

Una famosissima cantilena napoletana recita:

Agli e fravagli fattura che non quagli. Corna e bicorne capa 'alice e capa d'aglio....

Si consigliava infatti di tenerlo addosso la notte che precede il 24 giugno (San Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d'estate.

Che l'aroma dell'aglio non sia mai stato gradito è cosa nota tanto che lo stesso Shakespeare in Sogno di una notte di mezza estate fa dire ai propri attori nella seconda scena di non mangiare aglio in quanto:

(EN)

«(...) And most deare Actors, eate
no Onions, nor Garlicke; for wee are to vtter sweete
breath, (...)»

(IT)

«(...) E soprattutto, attori, anime mie, badate a non mangiar aglio o cipolla, ché dobbiamo esalare tutti un alito che deve riuscir dolce e gradevole (...)»

(William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, fine Atto IV)

Anche nella cultura islamica l'aglio, pur essendo diffusamente e volentieri usato in gastronomia, viene di fatto interdetto a quanti devono poi recarsi in moschea il venerdì per la preghiera comunitaria di mezzogiorno (ṣalāt al-ẓuhr), sulla scorta della tradizione che ricorda come il profeta Maometto non gradisse né il suo odore né quello della cipolla, che dunque risente di questo stesso "divieto".

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Collegamenti esterni

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