Мы используем файлы cookie.
Продолжая использовать сайт, вы даете свое согласие на работу с этими файлами.

Apparizioni di Međugorje

Подписчиков: 0, рейтинг: 0
Statua della Madonna di Međugorje

Le apparizioni di Međugorje sono visioni della Vergine che sei veggenti riferiscono di ricevere dal 24 giugno 1981. Tali visioni sarebbero iniziate a Međugorje (Bosnia-Erzegovina) quando il villaggio apparteneva alla Repubblica di Jugoslavia e proseguirebbero ancora presso i veggenti.

Storia

Le prime apparizioni

La chiesa parrocchiale di San Giacomo a Međugorje

Nel pomeriggio del 24 giugno 1981 Ivanka Ivanković, allora quindicenne, e Mirjana Dragičević, sedicenne, stanno passeggiando ai piedi della collina del Podbrdo quando, alle quattro del pomeriggio, avrebbero intravisto una figura femminile su una piccola nube. Spaventate, le due ragazze fuggono e ritornano in paese. Poco dopo, verso le 18:30, decidono di tornare sulla collina accompagnate da Vicka Ivanković, cugina di Ivanka. Le tre ragazze avrebbero visto di nuovo la figura femminile con un bambino in braccio e l'avrebbero identificata sin da subito con la Madonna.

Il giorno dopo le ragazze salgono nuovamente sulla collina accompagnate da Marja Pavlović, cugina di Mirjana, da Jakov Čolo di 10 anni e da Ivan Dragičević di 16. La Madonna sarebbe apparsa di nuovo all'intero gruppo e avrebbe avuto un breve dialogo con Ivanka in merito alla madre, scomparsa pochi mesi prima. Il 26 giugno il gruppo sale di nuovo sulla collina e avrebbe avuto di nuovo un breve dialogo con la Vergine. La Madonna invita i veggenti a pregare per la pace.

La notizia delle apparizioni inizia a diffondersi tra gli abitanti del luogo, suscitando l'irritazione della polizia jugoslava. Il 27 giugno ai ragazzi viene proposto di sottoporsi ad un esame psichiatrico ma si rifiutano. Al tramonto avrebbero avuto un nuovo dialogo con la Madonna. Sul luogo preciso delle apparizioni la gente del paese pone una pietra segnata da una croce bianca.

Il 28 giugno si contano almeno diecimila persone che assistono all'apparizione serale della Vergine. Il 29 giugno i veggenti sono nuovamente prelevati dalla polizia jugoslava e condotti per esami all'ospedale psichiatrico di Mostar. La perizia conferma la loro sanità mentale e vengono rilasciati in serata; tornati sulla collina assistono a una nuova apparizione.

Il 30 giugno due collaboratrici dei servizi segreti convincono i ragazzi ad allontanarsi da Međugorje, mentre la collina viene chiusa dalla polizia. In serata, all'ora dell'apparizione, i veggenti sono su un'automobile fra Ljubuški e Čitluk e vedono la Vergine venire loro incontro sulla strada. In questa circostanza la Madonna avrebbe detto che sarebbe apparsa per soli altri tre giorni.. Dubbi sono stati sollevati sulla veridicità dell'intervento effettivo dei servizi segreti nella vicenda: i ragazzi furono accompagnati da due assistenti sociali Mica Ivanković, cugina di Vicka e Ivanka, e Ljubica Vasilj-Gluvić. La sera stessa, parlando con padre Jozo in una conversazione registrata, affermarono di aver scelto liberamente di andare in gita a Cerna, nota località turistica della Bosnia, senza subire alcun tipo di pressione.

Chiesa parrocchiale di Međugorje

Il 1º luglio i veggenti sono nuovamente portati via dalla polizia. L'apparizione avviene sul furgone della polizia dove sono tenuti prigionieri. Il 2 luglio, per sfuggire alla polizia, i ragazzi si nascondono nella canonica dei francescani e qui vedono una nuova apparizione della Madonna. A metà luglio la notizia delle presunte apparizioni appare su un giornale cattolico di Zagabria, dando così rilevanza internazionale ai fatti. Iniziano ad avvicinarsi a Međugorje anche i primi pellegrini dall'estero.

Le autorità jugoslave ordinano nuovamente la chiusura del Podbrdo, mentre il 12 agosto viene arrestato padre Jozo Zovko, capo della comunità francescana di Međugorje, ritenuto dalla polizia il reale mandante delle apparizioni. Padre Jozo verrà condannato a otto anni per il reato di "attentato alla sicurezza e all'unità della patria".

Intanto Međugorje viene visitata da un numero sempre crescente di visitatori, curiosi e pellegrini che affermano di vedere segni e figure luminose nel cielo. Diciassette mesi dopo l'inizio delle visioni, padre Jozo viene rilasciato e le autorità decidono di non ostacolare più il flusso dei pellegrini o le attività dei veggenti.

I dieci segreti

Fra il 1984 e il 1985 la Madonna avrebbe rivelato ai veggenti dieci segreti che, similmente a quelli di Fátima, conterebbero rivelazioni su avvenimenti futuri. Il 25 giugno 1985 la veggente Mirjana ha affermato di aver ricevuto dalla Madonna una pergamena contenente i dieci segreti. Questa pergamena, a detta della veggente, sarebbe fatta di uno speciale materiale sulla quale ognuno legge una cosa diversa, a eccezione di tre veggenti che vi leggono i segreti. I veggenti si sono rifiutati di far compiere analisi scientifiche sulla pergamena.

I dieci segreti, sempre secondo quanto affermato dai veggenti, saranno resi noti al mondo intero tre giorni prima che accadano dal francescano padre Petar Ljubičić che sarà informato dieci giorni prima dalla stessa Mirjana. Uno dei segreti sarà un segno permanente e visibile sulla collina delle apparizioni.

I messaggi al mondo

A partire dal 1º marzo 1984 i veggenti hanno iniziato a diffondere messaggi per l'umanità da parte della Vergine Maria. Infatti in quella data la Madonna apparve alla veggente Marja affidando a lei e alla parrocchia di Međugorje questo compito. Inizialmente i messaggi venivano rivelati ogni giovedì, poi a partire dal 1987 ogni 25 del mese.

La dichiarazione di Zara

Nel corso degli anni Ottanta Međugorje acquista sempre più notorietà internazionale. Pavao Žanić, il vescovo di Mostar nella cui giurisdizione rientra anche la località delle apparizioni, sin da subito si mostra scettico sul fenomeno. Nel 1984 la commissione diocesana d'inchiesta emette un giudizio negativo sulle apparizioni.

Nel 1991 i vescovi della Jugoslavia, allora una nazione ancora unita, approvano la cosiddetta "dichiarazione di Zara", dal nome della città dalmata dove si sono riuniti. Essi affermano che "sulla base delle indagini finora condotte non è possibile affermare si tratti di apparizioni o fenomeni sovrannaturali". Questa dichiarazione, unico pronunciamento ufficiale della Chiesa, è stata giudicata diversamente: per i sostenitori della veridicità delle apparizioni si tratta di un giudizio sospensivo, per i critici è invece una bocciatura netta.

Richieste della Madonna di Međugorje

Statua del "Cristo risorto" a Međugorje

Secondo i veggenti nelle presunte apparizioni i fedeli sarebbero invitati alla conversione, alla preghiera e alla pace. Il messaggio principale è la pace (nel suo significato più ampio: con Dio, con gli uomini e anche interiore) e i veggenti affermano che la Madonna avrebbe indicato loro che si può raggiungere attraverso cinque strumenti ("le cinque pietre" paragonate ai ciottoli scelti da Davide, armato solo di fionda e bastone, per abbattere Golia):

  • la preghiera umile e con il cuore, in particolare il Rosario quotidiano.
  • il digiuno nei giorni di mercoledì e di venerdì per le persone che possono farlo; per le persone malate, anziane o che per motivi di salute non possono farlo, questi offrano un qualcosa alla Madonna in quei giorni.
  • la lettura quotidiana della Bibbia.
  • la Confessione, almeno una volta al mese.
  • l'Eucaristia, preferibilmente tutti i giorni.

Secondo i messaggi diffusi dai veggenti, se rispettati i cinque precetti appena indicati la Madonna avrebbe promesso la sua intercessione favorendo anche la conversione personale. Secondo loro è preferibile pure dedicare un posto della casa, una sorta di altarino, alla Madonna.

Il giudizio della Chiesa cattolica

Fedeli in preghiera dinnanzi la statua della Madonna di Medjugorie

L'unica posizione ufficiale della Chiesa rimane la dichiarazione di Zara del 1991. Ancora nel 2007 il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone affermava: "Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara del 1991, che lascia la porta aperta a future indagini".

Negli anni successivi, a seguito di una richiesta di chiarimenti inviata da Gilbert Aubry vescovo di Saint-Denis-de-La Réunion, la Congregazione per la Dottrina della Fede attraverso una lettera firmata dall'allora segretario Tarcisio Bertone ha dichiarato che «dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni» concludendo che «i pellegrinaggi a Međugorje che si svolgono in maniera privata, sono permessi a condizione che non siano considerati come un'autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa».

Tra i prelati che si sono espressi nettamente contro l'autenticità delle apparizioni vi fu l'allora vescovo di Mostar-Duvno (la diocesi che ha competenza sulla parrocchia di Međugorje) Pavao Žanić; opinione mantenuta anche dal successore Ratko Perić.

Il 17 marzo 2010 la Santa Sede ha istituito, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Međugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da una ventina di membri tra cardinali, vescovi, periti ed esperti. Questa commissione ha lavorato in maniera riservata e ha sottoposto nel febbraio 2014 le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ora ad adottare le decisioni del caso. I punti essenziali di questa relazione, secretata per anni, sono stati resi noti il 15 maggio 2017 da Papa Francesco rispondendo alla domanda di un giornalista. Il testo integrale della relazione è stato pubblicato nel 2020, in due diversi libri, dai vaticanisti Saverio Gaeta e David Murgia. Nel 2021, sono stati pubblicati gli estratti dei verbali delle riunioni della commissione. In estrema sintesi, le prime sette apparizioni, avvenute fra il 24 giugno e il 3 luglio 1981, sono state giudicate probabilmente autentiche. Invece sugli sviluppi del fenomeno la Commissione Ruini si è espressa in maniera fortemente critica esprimendo dubbi sulla reale origine sovrannaturale delle apparizioni dopo il 3 luglio 1981, sui messaggi della Vergine rilasciati dopo quella data e sui segreti. La relazione Ruini non è comunque il giudizio definitivo della Chiesa sul fenomeno che resta competenza esclusiva del Pontefice. Papa Francesco ha giudicato in modo positivo il lavoro svolto dalla commissione e l'11 febbraio 2017 ha delegato l’arcivescovo polacco Henryk Hoser di effettuare ulteriori indagini sulla situazione pastorale.

Papa Francesco ha più volte espresso giudizi fortemente critici su Međugorje, seppur in maniera implicita. Il 14 novembre 2013 aveva alluso alle apparizioni bosniache affermando: "Io conosco un veggente, una veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna. Ma, guarda, la Madonna è madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni". Il 9 giugno 2015 aveva stigmatizzato chi "aspetta i veggenti e la lettera che la Madonna spedirà alle quattro di questo pomeriggio". Il 25 novembre 2016 su "La Civiltà Cattolica" aveva nuovamente negato che la Madonna fosse un "capo di un ufficio postale che ogni giorno manda una lettera diversa, dicendo: “Figli miei, fate questo e poi il giorno dopo fate quest’altro”. No, non questa. La Madonna vera è quella che genera Gesù nel nostro cuore, che è Madre. Questa moda della Madonna superstar, come una protagonista che mette se stessa al centro, non è cattolica". Il 15 maggio 2017 rendendo note le conclusioni della commissione Ruini, ha affermato di essere più "cattivo" rispetto alle conclusioni stesse: "Preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore. E questo lo dico come opinione personale."

A maggio 2019, Papa Francesco ha deciso di autorizzare i pellegrinaggi ufficialmente organizzati da diocesi e parrocchie. In ogni caso, l'autorizzazione papale non dev'essere interpretata come un'autenticazione degli avvenimenti di Međugorje, i quali necessitano di ulteriore esame da parte della Chiesa. Nelle parole di Alessandro Gisotti, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, il visitatore apostolico Henryk Hoser "avrà, in tal modo, maggiore facilità a stabilire - d’intesa con gli ordinari dei luoghi - rapporti con i sacerdoti incaricati di organizzare pellegrinaggi a Međugorje, come persone sicure e ben preparate, offrendo loro informazioni e indicazioni per poter condurre fruttuosamente tali pellegrinaggi".

I veggenti

La veggente Marija Pavlović durante una conferenza al PalaDesio (ottobre 2011)

Marija Pavlović Lunetti

Marija Pavlović Lunetti è nata nella frazione di Čitluk a Bijakovići in Bosnia ed Erzegovina il 1º aprile 1965 da Filippo e Iva, due agricoltori, e ha tre sorelle e tre fratelli. Dal 1993, quando ha sposato il marito, vive a Monza con i suoi quattro figli maschi. Dice di avere apparizioni quotidiane e di aver ricevuto nove dei dieci segreti dalla Madonna. Dal 1º marzo 1984 all'8 gennaio 1987 sosteneva di ricevere il messaggio della Madonna ogni giovedì. Dal 25 gennaio 1987, il 25 di ogni mese comunica il testo del messaggio alla parrocchia di San Giacomo in Međugorje, per la sua ulteriore divulgazione. L'intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine è per le anime del purgatorio.

Svolge un'intensa attività di testimonianza in Italia (Desio, Bologna, Brescello,Canazei) dedicandosi inoltre al dialogo anche personale con i fedeli. Assieme a Suor Emmanuel, gira per il mondo a testimoniare la sua devozione e fede, e, ovunque ella si rechi, dice di ricevere un'apparizione. È stata sottoposta a numerosi studi clinici, sia negli anni 1981-1985, sia più recentemente nel 2005 da parte del neurologo francese Phillipe Loron, che avrebbero accertato la sua normalità psichica e l'effettivo verificarsi di uno stato di estasi durante le presunte apparizioni.

Nel 1998 ha pubblicato un libro intitolato La Madonna ci insegna a pregare, scritto insieme a Livio Fanzaga e pubblicato in Italia da Editrice Shalom.

Mirjana Dragičević Soldo

È nata a Sarajevo il 18 marzo 1965; avrebbe avuto apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 25 dicembre 1982. In tale data avrebbe ricevuto l'ultima apparizione quotidiana e il decimo segreto. Successivamente avrebbe avuto apparizioni il 18 marzo di ogni anno (giorno del suo compleanno) e dal 2 agosto 1987 avrebbe iniziato a ricevere messaggi anche il 2 di ogni mese. La Madonna le avrebbe preannunciato che il messaggio del 18 marzo sarebbe durato per tutta la vita. Afferma che il 2 di ogni mese prega insieme alla Madonna "per coloro che non hanno ancora conosciuto l'amore di Dio", ovvero per i non credenti. Attualmente solamente lei, Jakov e Ivanka conoscono i 10 segreti.

Mirjana Dragičević si è sposata con Marko Soldo il 16 settembre 1989. Ha due figli e vive con la famiglia a Međugorje. Nel 2020 sono terminate le apparizioni mensili. Ora ha solamente l'apparizione annuale.

Ivanka Ivanković Elez

Nata a Bijakovići il 21 giugno 1966 da Ivan e Jakoda. Abitava a Mostar fino ad aprile 1981 ma è arrivata a Međugorie con il fratello Mario più grande e sorella più piccola dalla nonna nel 1981 durante le vacanze estive. È sposata dal 18 dicembre 1986 con Raiko Elez, ha tre figli e vive con la famiglia a Međugorje. Tra le veggenti, è stata la prima a sposarsi.

Sostiene di aver avuto apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 (è stata la prima a vedere la Madonna) fino al 7 maggio 1985, giorno in cui la Madonna le avrebbe rivelato l'ultimo dei «dieci segreti». Afferma che la Madonna le disse che per tutta la sua vita avrebbe ricevuto un'apparizione, una volta l'anno, il 25 giugno, in occasione dell'anniversario della prima apparizione; a lei è stata affidata la preghiera per le famiglie.

Vicka (Vida) Ivanković

Nata a Bijakovići il 3 settembre 1964, è sposata con Mario Mijatović dal 26 gennaio 2002 in Gruda, un piccolo villaggio vicino Međugorje, ha due figli, Maria-Sofia e Anton, e vive con la famiglia a Krehin Grac (parrocchia di Gradina) presso Međugorje. Afferma di ricevere apparizioni quotidiane fin dal 24 giugno 1981 e di conoscere solo nove dei «dieci segreti». Oltre ad Ivan e Marija che ancora oggi dicono di godere dell'apparizione della Madonna quotidiana, lei è l'unica che vive a Međugorje. A lei la Madonna ha affidato il compito di pregare per i malati. Nel suo libro A Medjugorjie con Maria Vicka afferma di aver ricevuto dalla Madonna la sua storia personale, che pubblicherà sotto forma di biografia non appena sarà autorizzata.

Ivan Dragičević

Nato il 25 maggio 1965 a Bijakovići, è sposato con Laureen Murphy (ex miss del Massachusetts) dal 23 ottobre 1994, ha quattro figli e vive tra Međugorje e Peabody(in Massachusetts). Sostiene di avere apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 e di conoscere solo nove dei «dieci segreti». A lui è stato assegnato l'incarico di pregare per i giovani e per i sacerdoti.

Jakov Čolo

Nato il 6 marzo 1971 a Sarajevo, il più giovane tra i veggenti, rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, è sposato dal 1993 con Annalisa Barozzi, dalla quale ha avuto tre figli e vive con la sua famiglia a Međugorje. Afferma di aver ricevuto l'ultima apparizione quotidiana il 12 settembre 1998 in Florida e di avere appreso in tale data l'ultimo dei «dieci segreti». Dice inoltre di ricevere un'apparizione annuale di Maria con il bambino Gesù in braccio nel giorno di Natale. A lui la Madonna ha affidato la preghiera per i malati.

Petar Ljubičić

Nato a Prisoje (Tomislavgrad) nel 1946 è il padre francescano responsabile della parrocchia di Međugorje, nella diocesi di Mostar. Non è un veggente ma il sacerdote scelto da Mirjana Dragičević per la rivelazione al mondo dei «dieci segreti», tre giorni prima del loro verificarsi.

I riscontri sui veggenti

Croce Monte Križevac, una delle tappe dei pellegrini a Medjugorie

Per quanto riguarda lo studio dei fenomeni dal punto di vista medico-scientifico, diverse commissioni hanno sottoposto i protagonisti ad indagini. I primi approfondimenti dal punto di vista medico-scientifico circa la natura dei fenomeni furono disposti già alle origini degli eventi, nel 1981, dalle autorità civili e sanitarie comuniste competenti della ex-Jugoslavia. Accanto a tali indagini, va in primo luogo ricordata l'attività della commissione composta da un team di cinque medici, sotto la direzione dell'oncologo professor Henri Joyeux, docente presso la Facoltà di Medicina di Montpellier, i cui risultati del 1984 sono stati pubblicati negli Études médicales et scientifiques sur les apparitions de Međugorje (1985). Tale pubblicazione fu poi seguita da altri studi, condotti direttamente sui veggenti nel settembre 1985 a cura di una commissione medico-scientifica (intitolata "Associazione Regina della Pace") coordinata da altri studiosi italiani, tra i quali il ginecologo dottor Luigi Frigerio, il gastroenterologo Giacomo Mattalia e il dottor Marco Margnelli, neurofisiologo presso il CNR. I risultati cui sono pervenuti tali studi sono stati riassunti nella documentazione Dossier scientifico su Međugorje (1986).

Si sono svolte poi altre indagini, nell'aprile 1998, a cura di una terza commissione, sotto il coordinamento del dottor Giorgio Gagliardi.

Occorre infine ricordare gli esami medici più recenti ai quali sono stati sottoposti direttamente i veggenti nel giugno 2005, a cura del dottor Phillipe Loron, neurologo presso la clinica Salpêtrière di Parigi. I risultati di tali studi non sono stati pubblicati, al di là delle scarne dichiarazioni rilasciate dal dottor Loron al quotidiano Slobodna Dalmacija in data 27 giugno 2005.

In rapporto ai diversi momenti in cui tali indagini multidisciplinari sono state svolte, sono state impiegate strumentazioni diagnostiche aggiornate. È importante sottolineare che tali studi sono stati condotti direttamente sui veggenti.

Pur procedendo con approcci e sfumature differenti, essi concordano nel ritenere i diversi veggenti, nelle varie età e condizioni in cui sono stati studiati, sani ed equilibrati nella mente e nel corpo, non soggetti a forme isteriche, né ad altre forme patologiche, a stati di epilessia, ad allucinazioni, o a catalessia: simili ipotesi, infatti, sono state escluse scientificamente. Durante il tempo in cui vengono a trovarsi nello stato di estasi, il loro cervello viene a trovarsi in una condizione di profondo rilassamento; benché i veggenti restino attivi e i loro canali sensoriali rimangano aperti, essi non reagirebbero a stimoli esterni.

Una critica dettagliata dei test condotti sui veggenti è presentata nel libro di Marco Corvaglia La verità su Medjugorje. Il grande inganno (Lindau, 2018) ed in quella del neurofisiopatologo Francesco D'Alpa "Medjugorje. La frode e l'estasi" (Laiko.it, 2017). Inoltre lo psicologo Armando De Vincentiis ha analizzato il lavoro di Margnelli nel suo libro Estasi: stimmate e altri fenomeni mistici (Avverbi, Roma, 1999), sostenendo che le conclusioni a cui è arrivato Margnelli presenterebbero diversi punti deboli.

Una prova empirica venne effettuata il 14 gennaio 1985 da Jean-Louis Martin, un giovane francese che, dopo essersi trasferito stabilmente a Međugorje, cominciò a nutrire dei sospetti. Durante la presunta apparizione egli portò, con un gesto improvviso, due dita a circa dieci centimetri dagli occhi di Vicka, per vedere se la veggente fosse effettivamente disconnessa dalla realtà circostante, come da lei affermato. Vicka, al contrario, in quell'istante reagì ritraendo il capo. La scena fu ripresa dalla videocamera di uno studioso canadese, il professor Louis Bélanger.

Controversie

Statua dell'Immacolata Concezione a Tihajlin, vicino a Međugorje

Il caso Vlašić

Il 28 luglio 2009, Papa Benedetto XVI ha accolto la richiesta di Padre Tomislav Vlašić di riduzione allo stato laicale. Padre Vlašić, ex parroco di Međugorje e per molti anni guida spirituale dei veggenti, era sotto inchiesta del Vaticano per aver diffuso "eresie", per "manipolazione delle coscienze" e per aver avuto rapporti sessuali con una suora. La rinuncia al sacerdozio ha evitato la scomunica per eresia. La Chiesa ha espressamente vietato a Vlašić di discutere di qualsiasi argomento religioso o di menzionare anche indirettamente in pubblico il nome di Međugorje. La scomunica da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede è comunque giunta nell'ottobre 2020. Nei primi anni delle apparizioni la Madonna, in alcuni messaggi, avrebbe espresso giudizi favorevoli su padre Vlasic.

Lo scetticismo del vescovo di Mostar

Il vescovo di Mostar, Ratko Perić, nel cui territorio ricade Međugorje ha ribadito in più occasioni di non credere alle apparizioni. Per monsignor Perić la "figura femminile apparsa a Međugorje" si comporta in maniera diversa rispetto alle altre apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa e ha più volte espresso pensieri completamente contraddittori.

Il "business di Međugorje"

Inchieste giornalistiche hanno accusato alcuni veggenti di aver lucrato sulle presunte apparizioni diventando proprietari di alberghi, resort, aziende che promuovono pellegrinaggi nella località.

Bibliografia

Studi medico-scientifici

  • Luigi Frigerio, Giacomo Mattalia, Luigi Bianchi, Dossier scientifico su Medjugorje. Presentazione di Flaminio Piccoli, Como, Grafica Marelli, 1986.
  • Andreas Resch, Giorgio Gagliardi, I Veggenti di Medjugorje. Ricerca psicofisiologica 1998, Innsbruck, Resch Verlag, 2000.
  • (FR) Henri Joyeux, Études médicales et scientifiques sur les apparitions de Medjugorje, François-Xavier de Guibert, 1984 (1e Édition), 1999 (2e Édition); tr. it. Studi medici e scientifici sulle apparizioni di Međugorje, Brescia, Queriniana, 1985

Opere teologiche, inchieste e testimonianze

Opere critiche

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni


Новое сообщение