Продолжая использовать сайт, вы даете свое согласие на работу с этими файлами.
Autostima
L'autostima è il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso tramite l'autoapprovazione del proprio valore personale fondato su autopercezioni. La parola autostima deriva appunto dal termine "stima", ossia la valutazione e l'apprezzamento di sé stessi e degli altri.
Indice
Descrizione
Dimensionalità dell'autostima
Il nostro senso di autostima deriva da elementi cognitivi ovvero il bagaglio di conoscenze di una persona, la conoscenza di sé e di situazioni che vengono vissute dal soggetto; elementi affettivi che vanno ad influenzare la nostra sensibilità nel provare e ricevere sentimenti, che possono essere stabili, chiari e liberanti; elementi sociali che condizionano l'appartenenza a qualche gruppo e la possibilità di avere un'influenza sul gruppo, di ricevere approvazione o meno dai componenti di quest'ultimo.
L'autostima ha la caratteristica fondamentale di essere una percezione prettamente soggettiva e, in quanto tale, non stabile nel tempo ma dinamica e mutevole. Il senso di autostima deriva principalmente dalle relazioni che ogni persona interiorizza e rielabora, sia le relazioni che vanno verso noi stessi che quelle interpersonali. Da questo deriva il fatto che le persone influenzano in continuazione il loro senso di autostima e a loro volta sono influenzate da esso.
Studi sull'autostima
Nei vari anni in campo psicologico sono stati portati avanti numerosi studi sull'autostima, un esempio tra questi è la ricerca di William James (1842/1910) il quale definisce l'autostima come rapporto tra sé percepito e sé ideale; il primo è la considerazione che un individuo elabora su di sé in base alle caratteristiche che dal suo punto di vista sono presenti o assenti all'interno della sua vita, il sé ideale è invece l'idea di come vorrebbe essere e del modello di vita che sta prendendo in considerazione.
Secondo lo studioso la persona percepisce bassa autostima nel momento in cui il suo sé percepito non riesce a raggiungere il livello del suo sé ideale e quanto più grande è la discrepanza tra i due, tanto più nasce in un soggetto insoddisfazione (nel caso in cui il sé percepito sia di gran lunga minore) e alto senso di potere e successo (quando il sé percepito supera di molto il sé ideale).
Si può arrivare a dire che secondo James il senso di autostima derivi dal rapporto tra successo e aspettative, infatti senza dubbio la maggior parte dei fattori che va a condizionare la creazione del personale livello di autostima discende dai risultati/esiti delle prove che siamo chiamati ad affrontare quotidianamente nella vita.
Bibliografia
- A. Bandura, Autoefficacia. Teoria e applicazioni, Edizioni Erickson, Trento, 2000.
- M. Menditto, Autostima al femminile, Edizioni Erickson, Trento, 2004. ISBN 9788879465786
- M. Miceli, L'autostima, Il Mulino, Bologna, 1998.
- E. Giusti, Autostima. Psicologia della sicurezza di sé, Sovera Edizioni, Roma, 1995.
- N. Branden, I sei pilastri dell'autostima, TEA, Milano, 2006. ISBN 978-8850210466
Voci correlate
- Narcisismo
- Hýbris
- Salute mentale
- Assertività
- Autoefficacia percepita
- Cura di sé
- Pessimismo (psicologia)
Altri progetti
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni sulla autostima
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «autostima»
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 12326 · LCCN (EN) sh85119793 · GND (DE) 4180864-2 · J9U (EN, HE) 987007529467405171 |
---|