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Axel (pattinaggio)
L'axel è l'unico salto nel pattinaggio artistico in cui si parte in avanti sul filo esterno sinistro. Può essere eseguito sia su ghiaccio che nel pattinaggio artistico a rotelle.
Questo salto prende il nome dal suo creatore, il norvegese Axel Paulsen, che lo eseguì per la prima volta nel 1882, facendone il salto più antico nel pattinaggio artistico nonché il più difficile: infatti è l'unico in cui l'atleta salta pattinando in avanti e non all'indietro (cosa che lo rende molto facile da identificare); per questo motivo bisogna aggiungere un'ulteriore mezza rotazione al salto, rendendo un triplo axel "più un salto quadruplo che un triplo", secondo l'esperta di pattinaggio Hannah Robinson.
Eseguire un doppio o triplo axel è un requisito sia per il programma corto che per il programma libero nelle categorie junior e senior in tutte le competizioni dell'ISU. Viene spesso impiegato come primo salto in combinazione con uno più facile.
Il triplo axel è ora divenuto un salto standard per gli uomini, ma ancora raramente eseguito in campo femminile: fino al 2019, soltanto undici donne lo hanno eseguito con successo.
Lo statunitense Ilia Malinin è stato il primo pattinatore nella storia ad atterrare il quadruplo axel in una competizione ufficiale, riuscendoci nel 2022 al CS U.S. Classic.
Storia
L'inventore del salto, Axel Paulsen, lo eseguì per la prima volta nel 1882 alla prima competizione internazionale di pattinaggio artistico, a Vienna. La prima donna a includere un axel nel suo programma fu la pattinatrice tedesca Charlotte Oelschlägel all'inizio del '900. Hines riporta che concludeva il salto con il famoso "finale dissolvente", la spirale Charlotte, un elemento da lei inventato.
Negli anni '20, l'Axel era l'unico salto ad essere rimasto singolo e non doppio e proprio in quegli anni Sonja Henie fu la prima donna a eseguire un axel in competizione.
Negli anni '30 invece il pattinatore austriaco Felix Kaspar, conosciuto per la sua atlecità, eseguì un axel che raggiunse l'altezza di quattro piedi e 20 piedi di distanza tra partenza e punto di atterraggio. James Hines, storico del pattinaggio di figura, afferma che "non c'era dubbio nelle menti di coloro che l'hanno visto che probabilmente sarebbe stato capace di eseguire salti tripli o anche quadrupli, se solo avesse conosciuto la tecnica che si sarebbe sviluppata in seguito."
Dick Button è stato il primo pattinatore a eseguire un doppio axel alle Olimpiadi Invernali del 1948.Carol Heiss è stata invece la prima donna, nel 1953. Per quanto riguarda invece il triplo axel, il primo uomo a eseguirlo con successo è stato Vern Taylor ai campionati mondiali di pattinaggio di figura del 1978 mentre il primo a eseguirlo alle Olimpiadi è stato Brian Orser nel 1984. La prima donna è stata Midori Itō ai Mondiali del 1989. Nel pattinaggio a coppie, il primo triplo axel lanciato è stato eseguito con successo dalla coppia Rena Inoue e John Baldwin, al campionato nazionale degli Stati Uniti nel 2006.
Il triplo axel al femminile
Il triplo axel è divenuto un salto standard per gli uomini, ma è ancora raro in campo femminile: fino al 2019, soltanto undici donne lo hanno eseguito con successo.
Pattinatrice | Anno | Prima competizione | |
---|---|---|---|
1 | Midori Itō | 1988 | Campionati della prefettura di Aichi |
2 | Tonya Harding | 1991 | Campionati statunitensi di pattinaggio di figura |
3 | Yukari Nakano | 2002 | Skate America |
4 | Ludmila Nelidina | ||
5 | Mao Asada | 2005 | Finale Grand Prix ISU juniores di pattinaggio di figura |
6 | Kimmie Meissner | 2005 | Campionati statunitensi di pattinaggio di figura |
7 | Elizaveta Tuktamysheva | 2015 | Campionati mondiali di pattinaggio di figura |
8 | Rika Kihira | 2016 | Grand Prix ISU juniores in Slovenia |
9 | Mirai Nagasu | 2017 | CS US International Figure Skating Classic |
10 | Alysa Liu | 2018 | Asian Figure Skating Trophy |
11 | Alëna Kostornaja | 2019 | Finlandia Trophy |
Esecuzione
La spinta per eseguire il salto viene impressa dalla distensione della gamba portante, aiutata dallo slancio della gamba libera, mentre la rotazione viene impressa dal filo di partenza (esterno) e dal richiamo veloce a sé del braccio e della gamba destra. In aria viene eseguita una rotazione e mezza e si atterra sul filo destro indietro esterno. Durante la fase di volo, le braccia e le gambe devono essere tenute il più vicino possibile all'asse di rotazione del corpo. L'avvicinamento delle masse (braccia e gambe) all'asse di rotazione comporta una diminuzione del momento di inerzia e pertanto un aumento della velocità angolare in quanto le due entità sono inversamente proporzionali tra di loro.