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Clofibrato
Clofibrato | |
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Nome IUPAC | |
etil 2-(4-clorofenossi)-2-metilpropanoato | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H15ClO3 |
Massa molecolare (u) | 242,698 |
Numero CAS | 637-07-0 |
Numero EINECS | 211-277-4 |
Codice ATC | C10AB01 |
PubChem | 2796 |
DrugBank | DB00636 |
SMILES |
CCOC(=O)C(C)(C)OC1=CC=C(C=C1)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di ebollizione | 148 |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | variabile, 92-97% a concentrazioni terapeutiche |
Metabolismo | idrolizzato ad acido clofibrico; epatico glucuronidazione |
Emivita | estremamente variabile, media 18-22 ore. |
Escrezione | renale dal 95 al 99% |
Indicazioni di sicurezza | |
Il clofibrato è un farmaco appartenente alla classe dei fibrati che riduce i livelli plasmatici elevati di trigliceridi e, in minor misura, le concentrazioni elevate di colesterolo. Scoperto nel 1962 è stato successivamente ritirato dal commercio in vari Stati a causa degli effetti collaterali.
Caratteristiche
Il clofibrato, come tutti i fibrati, è un agonista del recettore PPAR-α ed è efficace nel ridurre i livelli plasmatici di VLDL e trigliceridi. Veniva pertanto impiegato nel trattamento di alcune dislipidemie, ipertrigliceridemie in particolare.
Il clofibrato è bene assorbito dal tratto gastrointestinale; è rapidamente metabolizzato nel sangue ad acido clofibrico (attivo), la cui frazione legata alle proteineplasmatiche è molto elevata. Circa 4-6 ore dopo la somministrazione orale di 500 mg di clofibrato in un soggetto sano, la concentrazione plasmatica massima di acido clofibrico è di 39–68 mg/ml. L'emivita plasmatica è di 17 ore circa. Viene escreto nelle urine (85% della dose) principalmente in forma di glucuronide. Il volume di distribuzione dell'acido clofibrico è di 0,1-0,2 l/kg.
I valori della dose letale nel ratto e nel topo dopo somministrazione orale sono rispettivamente di 1,65 g/kg e di 1,28 g/kg.
Effetti collaterali
È stato ritirato dal commercio in quanto in alcuni pazienti provocava calcoli biliari. Effetti collaterali più comuni ma meno gravi comprendono disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dispepsia, flatulenza, dolori addominali; meno frequentemente, cefalea, vertigini, astenia, crampi muscolari, sonnolenza, mialgie, artralgie; disuria, oliguria, ematuria, proteinuria; reazioni di ipersensibilità, eruzioni cutanee, prurito, alopecia; aritmie cardiache. Sono stati riportati inoltre alterazioni della libido e impotenza; leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi; polifagia, aumento di peso; aumento dei livelli delle transaminasi.
Bibliografia
- International Agency for Research on Cancer, World Health Organization, Monograph 24 - Some pharmaceutical drugs, World Health Organization, 1980, p. 337, ISBN 978-92-832-1224-9.
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