Deferoxamina
| Deferoxamina | |
|---|---|
| Caratteristiche generali | |
| Formula bruta o molecolare | C25H48N6O8 |
| Massa molecolare (u) | 560.684 g/mol |
| Numero CAS | 70-51-9 |
| Numero EINECS | 200-738-5 |
| Codice ATC | V03AC01 |
| PubChem | 2973 |
| DrugBank | DB00746 |
| SMILES |
CC(=O)N(CCCCCNC(=O)CCC(=O)N(CCCCCNC(=O)CCC(=O)N(CCCCCN)O)O)O |
| Indicazioni di sicurezza | |
| Frasi H | --- |
| Consigli P | --- |
La deferoxamina è un principio attivo che si utilizza contro le intossicazioni da ferro che può essere impiegato per il trattamento dell'aceruloplasminemia.
Indice
Meccanismo d'azione
La deferoxamina è prodotta a partire dalla ferrioxamina B, sideramina legante il ferro prodotta dall'actinomicete Streptomyces pilosus. Essa agisce legando il ferro libero nel circolo e promuovendo l'escrezione urinaria. L'utilizzo in individui con emocromatosi permette di ridurre il danno a diversi organi, come il fegato. La deferoxamina può regolare espressione e rilascio di mediatori infiammatori di determinati tipi cellulari.
Controindicazioni
Da evitare in caso di gravidanza e allattamento materno.
Dosaggi
- 15 mg/kg/ora (dose massima 80mg/kg al giorno)
Effetti indesiderati
Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano febbre, cefalea, nausea, artralgie, mialgie, ipotensione, inoltre si riscontrano vari disturbi udito-visivi.
Bibliografia
- British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
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