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Ecografia transvaginale
L'ecografia transvaginale è un sistema di indagine diagnostica spesso utilizzato in ginecologia ed ostetricia. Rispetto all'ecografia pelvica trans-addominale (nella quale la sonda ecografica viene appoggiata sull'addome inferiore) permette una migliore visualizzazione di utero, endometrio, cervice uterina, tube di Falloppio, ovaie e dello spazio parauterino, comprensivo delle logge parieto-coliche e del cavo del Douglas.
Metodica
L'ecografia transvaginale viene considerata una metodica invasiva; differente dall'ecografia tradizionale transaddominale, la sonda viene posizionata all'interno della vagina. Tale sonda, rivestita con materiale monouso e di piccole dimensioni (poco più di 1 cm di diametro), viene inserita in vagina con l'ausilio del gel per ultrasonografia, consentendo un ingresso agevole ed indolore. L'ecografia transvaginale viene effettuata dal medico ginecologo o da altro personale medico competente; la paziente viene invitata ad urinare prima dell'esame e, una volta a vescica vuota, viene fatta distendere in un lettino per esami in posizione ginecologica. L'esame si completa in pochi minuti se non sono necessarie ulteriori indagini.
Razionale
L'ecografia transvaginale viene effettuata in tre casi:
- Sospetto di patologie riguardanti l'apparato genitale femminile
- Visualizzazione precoce della camera gestazionale nelle pazienti con sospetta gravidanza
- Valutazione ostetrica della lunghezza cervicale e valutazione dell'eventuale funneling
Il potere risolutivo dell'ecografia transvaginale permette l'osservazione e la misurazione di diversi condizioni patologiche tra cui:
- Ascessi o processi infettivi localizzati
- Neoplasie cervico-endometriali
Bibliografia
- Gian Carlo Di Renzo, Trattato di ginecologia e ostetricia, Roma, Verduci Editore, 2009, ISBN 978-88-7620-812-6.
Voci correlate
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