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Emogasanalisi

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Emogasanalisi
Procedura diagnostica
MedlinePlus 003855

L'emogasanalisi è un esame di chimica clinica eseguito tramite il prelievo di un campione di sangue arterioso, per ottenere misurazioni precise della pressione parziale dell'ossigeno arterioso (PaO2), della pressione parziale di diossido di carbonio arteriosa (PaCO2) e del pH arterioso. Queste variabili standardizzate con la temperatura corporea del paziente permettono di calcolare il livello di bicarbonato (che può anche essere misurato direttamente nel sangue venoso) e la SaO2.

La sperimentazione e lo sviluppo dell'emogasanalisi risalgono al 1953 grazie al lavoro di ricerca operato da John W. Severinghaus, un medico anestesista impiegato nel Clinical Center del National Institutes of Health, portando grazie alla collaborazione con il tecnico A.F. Bradley alla realizzazione nel 1957 del primo sistema di analisi dei gas disciolti nel sangue e successivamente all'analisi del pH.

L'emogasanalisi è anche in grado di misurare accuratamente la carbossiemoglobina e la metaemoglobina oltre che fornire il valore degli elettroliti, ematocrito e glicemia.

L'emogasanalisi corrisponde all'esame gold standard nella diagnosi di ipossiemia e per la valutazione della sua gravità clinica mediante il rapporto P/F secondo la definizione di Berlino (rapporto tra FiO2 e PaO2).

Emogasanalisi arteriosa

L'esame consiste in un prelievo ematico arterioso effettuato a livello delle arterie radiale o arteria femorale o dell'arteria brachiale tramite apposite siringhe contenenti soluzione di litio eparina a scopo anticoagulativo. La quantità di campione prelevato corrisponde a 2mL di sangue in siringa pre-eparinata a 1000UI/mL, questo per mantenere un corretto rapporto tra eparina e sangue presente ed evitare alterazioni qualitative nell'analisi.

I campioni di sangue arterioso devono essere prelevati in condizioni rigorosamente anaerobiche e analizzati nel più breve tempo possibile. In caso contrario è indicata la conservazione e trasporto su ghiaccio e mantenuti alla temperatura di 0 °C fino al momento dell'analisi. Mantenere il campione a temperature più basse rallenta il metabolismo cellulare e riduce il consumo continuo di ossigeno. Ciò è particolarmente importante nei pazienti affetti da leucocitosi. Occorre inoltre prestare particolarmente attenzione alla presenza accidentale di eventuali bolle d'aria introdotte durante la procedura di campionamento, in quanto esse porteranno a una sovrastima della pressione arteriosa di ossigeno (PaO2) e a una sottostima della pressione arteriosa di anidride carbonica (PaCO2).

In passato per valutare l’integrità del circolo collaterale della mano prima di eseguire la puntura o l’incannulazione dell’arteria radiale veniva effettuato il Test di Allen (standard o modificato). Tuttavia la sua non riproducibilità, la soggettività del test, l'ambiguità nella definizione di test anomalo, l'elevato rischio di falsi positivi o falsi negativi e la difficoltà di applicazione in persone non collaboranti, hanno portato svariati autori e linee guida a sconsigliarne l'esecuzione come pratica di routine.

La procedura è relativamente priva di complicanze severe. Tuttavia presenta il rischio di alcune complicanze lievi o moderate, come ad esempio:

Valori normali

Parametro Sigla Valori di riferimento Diminuzione Aumento
Equilibrio acido-base pH 7,38-7,42 acidemia alcalemia
Pressione parziale di ossigeno pO2 o paO2 80-100 mmHg (o 11-13 kPa) ipossiemia iperossiemia
Saturazione di ossigeno sO2 93-97% desaturazione ---
Contenuto totale di ossigeno CtO2 17-21 vol%
Concentrazione dell'anidride carbonica TCO2 21-30 mmol/L o mEq/L
Pressione parziale di anidride carbonica (capnia) pCO2 o paCO2 35-45 mmHg (o 4,7-5,9 kPa) ipocapnia ipercapnia
Frazione di ossiemoglobina FO2Hb
Frazione di carbossiemoglobina FCOHb
Frazione di metaemoglobina FMetHb
Frazione di deossiemoglobina (emoglobina ridotta) FHHb
Rapporto P/F paO2/FIO2 ARDS; in base al grado di ipossiemia:
  • lieve (200 mm Hg < P/F ≤ 300 mm Hg)
  • moderata (100 mm Hg < P/F ≤ 200 mm Hg)
  • grave (P/F ≤ 100 mm Hg)
Concentrazione di ioni bicarbonato HCO3- 21–30 mEq/L (o 21-28 mmol/L)
Eccesso di basi BE da −2 a +2 mmol/L
Concentrazione di sodio Na+ 136-145 mmol/L o mEq/L iponatriemia ipernatriemia
Concentrazione di potassio K+ 3,5-5,0 mmol/L o mEq/L ipokaliemia iperkaliemia
Concentrazione di calcio ionizzato Ca2+ 1,1-1,4 mmol/L (o 4,5-5,6 mg/dL) ipocalcemia ipercalcemia
Concentrazione di cloro Cl- 98-106 mmol/L o mEq/L ipocloremia ipercloremia
Emoglobina Hb 13,5-17,5 g/dL (o 8,4-10,9 mmol/L) nel maschio / 12,0-16,0 g/dL (o 7,4-9,9 mmol/L) nella femmina anemia iperemoglobinemia
Ematocrito Hct 41,0-53,0% nel maschio / 36,0-46,0% nella femmina oligocitemia policitemia

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Controllo di autorità LCCN (ENsh85014983 · GND (DE4335527-4 · J9U (ENHE987007282679105171

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