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Ligando (biochimica)
In biochimica si definisce ligando (dal latino ligare, legare) una molecola in grado di legare una biomolecola e formare un complesso in grado di svolgere o indurre una funzione biologica. In senso stretto, si tratta solitamente di una molecola effettrice in grado di legarsi a una proteina bersaglio attraverso una interazione debole come un legame ionico, un legame idrogeno o una interazione di Van der Waals. Tale biomolecola bersaglio è il più delle volte un recettore.
L'associazione del ligando alla biomolecola bersaglio (evento indicato con il termine inglese docking, attracco) è solitamente reversibile: un legame irreversibile (legame covalente) tra ligando e target è molto raro nei sistemi biologici. A differenza di quanto previsto dalla definizione di ligando in chimica inorganica, è del tutto irrilevante che il ligando - per come è inteso in biochimica - si leghi a un sito metallico o meno. L'interazione tra ligando e recettore altera la conformazione (la struttura tridimensionale) del recettore stesso. La variazione conformazionale si riflette in un nuovo stato funzionale (la funzione di una macromolecola è infatti strettamente correlata alla sua struttura). La forza del legame è detta "affinità".
Possono essere considerati ligandi i substrati, gli inibitori, gli attivatori e i neurotrasmettitori.
Bibliografia
- (EN) Ligand binding to hormone receptors in Endocrinology: An Integrated Approach by Stephen Nussey and Saffron Whitehead (2001) Pubblicato da BIOS Scientific Publishers Ltd. ISBN 1-85996-252-1.
- (EN) Molecular Recognition Processes in Molecular Biology of the Cell 3rd edition (1994) by Bruce Alberts, Dennis Bray, Julian Lewis, Martin Raff, Keith Roberts and James D. Watson. Vedi figura 3-9.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) IUPAC Gold Book, "ligands", su goldbook.iupac.org.