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Mitobronitolo
mitobronitolo | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H12Br2O4 |
Aspetto | Cristalli incolori |
Numero CAS | 488-41-5 (2S,3S,4S,5S)-2,3,4,5-tetraolo |
Numero EINECS | 207-676-8 |
PubChem | 656655 |
DrugBank | DB13543 |
SMILES |
OC(CBr)C(O)C(O)C(O)CBr |
Indicazioni di sicurezza | |
Il mitobronitolo (conosciuto anche con il nome di dibromomannitolo o dibromannitolo) è un farmaco antineoplastico, un analogo bromato del mannitolo, che sembra agire come agente alchilante, forse per formazione di un epossido.
Indice
Farmacocinetica
Dopo somministrazione orale il mitobronitolo viene ben assorbito dal tratto gastrointestinale e subisce circolo enteroepatico. Il farmaco viene eliminato per via urinaria, sia in forma immodificata che sotto forma di metaboliti contenenti bromo. L'eliminazione completa richiede parecchi giorni.
Usi clinici
Il farmaco è stato utilizzato nel trattamento della trombocitemia, sia primaria che secondaria a leucemia cronica mieloide, e della policitemia vera. È stato anche utilizzato in soggetti affetti da mielofibrosi.
Dosi terapeutiche
Il dosaggio usuale di farmaco è pari a 250 mg/die per os. Il trattamento va prolungato fino a quando il numero delle piastrine non raggiunga livelli accettabili. La terapia di mantenimento prevede una somministrazione discontinua che tenga conto del monitoraggio della conta piastrinica. Indicativamente è possibile seguire uno schema posologico che prevede la somministrazione per os di 1,5-3,5 g totali nell'arco di 3-6 giorni, per complessivi 2-3 cicli in un anno.
Effetti collaterali
In seguito a trattamenti con mitobronitolo sono stati descritti alcuni decessi dovuti a leucemia acuta non-linfoblastica. La leucemia si presentava con una frequenza inferiore se confrontata con quella indotta da altri trattamenti chemioterapici (ad esempio il clorambucile od il busulfan).
Controindicazioni e precauzioni d'uso
Durante il trattamento si dovrebbero effettuare frequenti controlli della crasi ematica.