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Negoziati sull'uscita del Regno Unito dall'Unione europea
I negoziati tra il Regno Unito e l'Unione europea, a seguito del referendum sulla permanenza nell'Unione europea del 23 giugno 2016, sono iniziati il 29 marzo 2017, quando il Regno Unito ha avviato il processo di recesso dall'UE ai sensi dell'articolo 50 del trattato sull'Unione europea; secondo il biennio previsto dall'articolo 50, il termine di scadenza sarà il 29 marzo 2019.
Il 19 giugno 2017, l'allora segretario di Stato per l'uscita dall'Unione europea David Davis si è recato a Bruxelles per iniziare i colloqui con Michel Barnier, il capo negoziatore nominato dalla Commissione europea. Nel novembre 2018 sono stati firmati i negoziati sull'accordo di recesso dell'UE (compreso un periodo di transizione e la definizione degli obiettivi per le future relazioni tra il Regno Unito e l'UE), per verificare che nessun ulteriore colloquio o cambiamento prima del recesso del Regno Unito sarà legalmente possibile. Se l'accordo di recesso viene ratificato dal Regno Unito e da altri governi statali dell'UE ed entra in vigore, potrebbero essere necessari ulteriori negoziati per definire i trattati dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e gli altri stati dell'UE ei suoi membri (compreso il Regno Unito) da una parte e paesi terzi dall'altra, ei contingenti tariffari possono essere divisi o rinegoziati.
Nel marzo 2019, il primo ministro britannico Theresa May e i leader dell'Unione europea hanno negoziato un ritardo di due settimane, spostando la scadenza dal 29 marzo al 12 aprile 2019. Il ritardo è destinato a consentire al parlamento britannico di discutere l'accordo proposto sulla Brexit.
Contesto
Nel manifesto del Partito Conservatore alle elezioni generali britanniche del maggio 2015, era stato promesso un referendum sull'UE entro la fine del 2017.
Il 23 giugno 2016 si è tenuto il referendum e con il 52% dei voti è stato deciso di lasciare l'Unione europea.
Il Parlamento europeo ha affermato:
«Attualmente, le due parti hanno opinioni diverse sull'ordine di negoziazione e sulla portata, e vale la pena notare che il punto di intersezione tra l'accordo di recesso e la struttura delle future relazioni può essere uno dei grandi problemi, le cui sfide devono essere superate.» |