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Niddah

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Niddah (o nidah, ebraico נדה) è un termine ebraico per descrivere una donna durante le sue mestruazioni, o una donna che le ha avute ma non ha ancora svolto i rituali di purificazione nella mikveh (bagno rituale).

Nella Torah, il Levitico proibisce i rapporti sessuali con una niddah e tale proibizione è stata mantenuta dalla Legge ebraica tradizionale. Le regole della niddah vengono anche citate come taharath hamishpacha (ebraico: purezza familiare).

Etimologia e uso

Letteralmente il nome femminile niddah significa scostata (cioè, separata) e generalmente si riferisce alla separazione per motivi di impurità (ebr. "tumah"). Il chiosatore biblico Abraham ibn ‛Ezra scrive che la parola niddah è correlata al termine menadechem (מנדיכם), che significa coloro che ti scacciano. ...inoltre le donne in questo stato non potevano essere accolte all'interno del Beit haMiqdash.

Osservanza

La misura in cui le leggi rabbiniche e bibliche di niddah sono rispettate varia a seconda delle comunità e correnti ebraiche. Le donne sefardite, apparentemente anche quelle secolari, pare le osservino severamente; al contrario, non lo fanno le donne ashkenazite conservatrici e riformate.

All'interno dell'Ebraismo ortodosso invece, tali regole vengono rigorosamente rispettate. Infatti le regole della Nidda insieme alla Casherut e ad il rispetto dello Shabbat sono i tre aspetti principali della vita ebraica che identificano il livello di osservanza religiosa ebraica come ortodosso o meno.

"Shomer neghi'ah"

Gli osservanti di questa Mitzvah, maschi e femmine, evitano rigorosamente qualsiasi contatto fisico, come per esempio stringere la mano anche fosse solo per salutare, con individui del sesso opposto: questo precetto concerne il pudore, l'umiltà, poi l'etica e la purezza familiare vissuti dagli ebrei religiosi; sebbene non riguardi tanto l'attenzione verso le regole sulla purezza quanto piuttosto il rispetto del matrimonio proprio e altrui, questa norma viene rispettata anche da individui non sposati e v'è chi la rispetta anche tra fratello/i e sorella/e, ma non con i discendenti ed ascendenti in linea retta (ad infinitum).
Esistono precisazioni specifiche Halakhiche anche su questo, come espresso dai Maestri ebrei o Chakhamim.

V'è proibizione Halakhica sull'ascolto di canto di voci femminili da parte degli uomini (cfr Tempio di Gerusalemme); molti proibiscono anche sedervisi [alle donne] accanto, ovviamente non nel caso della sposa nei casi permessi.

Fonti nel Talmud ed esegesi ebraica

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Halakhah sulla Niddah

Tra le differenti regole Halakhiche sulla relazione tra sposa e sposo durante quel periodo per lei vigono:

  • il sedersi della sposa "in un altro posto" per render noto allo sposo della propria fase Naturale di "Niddah" in corso;
  • il divieto, per esempio, di passare "di mano in mano" tra essi bicchieri, come per esempio per versare acqua, e "fuoco-per-accendere" (come ad esempio accendini, fiammiferi ecc.): lei può comunque cucinare.
  • il divieto di avere relazioni intime (cfr Mikvah): esistono regole al riguardo, che la sposa ebrea è obbligata a osservare.

Bibliografia

  • Raffaella Malaguti, Le mie cose - Mestruazioni: storia, tecnica, linguaggio, arte e musica - Bruno Mondadori, 2005, ISBN 88-424-9287-6

Voci correlate

Collegamenti esterni


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