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Parafimosi
Parafimosi | |
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Specialità | urologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 605 |
MeSH | D010263 |
MedlinePlus | 001281 |
Per parafimosi si intende, in medicina, l'impossibilità nel ricoprire il glande col prepuzio una volta retratto quest'ultimo.
Sintomatologia
La parte anormalmente esposta e "strozzata" dal prepuzio a livello del solco balano-prepuziale è soggetta a edema e la compressione del canale uretrale può impedire la fuoriuscita di urina comportando la ritenzione urinaria. In alcuni casi si associano aree di mucosa soggette a ulcera.
Eziologia
La causa principale è la presenza di fimosi, ovvero di un prepuzio che non può arretrare a livello del solco scoprendo il glande. Il quadro di parafimosi si sviluppa più frequentemente in seguito a un trauma.
Bisognerebbe subito ridurre la parafimosi stringendo manualmente il glande per diversi minuti (anche dieci); se non si ha successo occorre utilizzare la cosiddetta tecnica di Dundee, che prevede la ripetizione dell'operazione dopo aver cercato di sgonfiare l'edema usando un piccolissimo ago oppure si ricorre a una retrazione manuale da parte dell'urologo facendo fuoriuscire il liquido accumulatosi nell'edema.
Nei casi in cui la riduzione manuale sia impossibile si può procedere, previa anestesia locale, a incisione di scarico a livello dorsale del cercine fibroso del prepuzio oppure a circoncisione in regime di urgenza.
Bibliografia
- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Keith Stone, Humphries L.Roger, Guida pratica alla diagnosi e alla terapia in medicina d’urgenza 1ª edizione, Milano, McGraw-Hill, 2005, ISBN 88-386-3908-6.
Voci correlate
Altri progetti
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