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Polmonite da ipersensibilità
Polmonite da ipersensibilità | |
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Microfotografia di una biopsia polmonare eseguita su un soggetto colpito da polmonite da ipersensibilità. | |
Specialità | pneumologia |
Eziologia | pulmonary sensitization |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D000542 |
MedlinePlus | 000109 |
eMedicine | 1005107 e 299174 |
Sinonimi | |
Alveolite allergica | |
Il termine polmonite da ipersensibilità racchiude uno spettro di malattie polmonari, conosciute anche con il nome di alveolite allergica, soprattutto interstiziali e immunomediate, causate da un'intensa e prolungata esposizione a polveri organiche e ai relativi antigeni inalate nell'ambiente di lavoro.
I soggetti affetti mostrano un'anomala sensibilità o un'aumentata reattività all'antigene che interessa soprattutto gli alveoli, al contrario di quanto avviene nell'asma. Per tale motivio, la polmonite da ipersensibilità è anche chiamata alveolite allergica estrinseca.
È importante riconoscere precocemente queste malattie nel loro decorso in quanto l'allontanamento dall'agente ambientale può prevenire la progressione verso gravi malattie polmonari croniche fibrotiche.
Indice
Eziologia
Più frequentemente, l'ipersensibilità può essere dovuta all'inalazione di polveri organiche contenenti antigeni come spore di batteri termofili, funghi, proteine animali o prodotti batterici; sono descritte numerose sindromi a seconda dell'esposizione professionale dell'individuo.
Patogenesi
Il polmone del contadino deriva dall'esposizione a polveri generate dal fieno raccolto umido e tiepido che permette una rapida proliferazione di actinomiceti termofili. Il polmone dell'allevatore di piccioni è provocato da proteine del siero, delle secrezioni o delle penne degli uccelli. Il polmone da umidificatore è causato da batteri termofili presenti nell'acqua riscaldata dei serbatoi. Numerosi indizi suggeriscono che la polmonite da ipersensibilità di una malattia immunomediata:
- Campioni di lavaggio broncoalveolare ottenuti durante la fase acuta mostrano un aumento del livello di citochine proinfiammatorie, come l'MIP-1α e IL-8, e di linfociti T CD8+
- La maggior parte dei pazienti presenta anticorpi specifici nel siero, caratteristica della reazione di ipersensibilità tipo III (da immunocomplessi)
- Con l'immunofluorescenza si è dimostrata la presenza di fattori del complemento e immunoglobuline
- Nei due terzi dei pazienti si formano granulomi non caseosi, fatto che suggerisce lo sviluppo di una ipersensibilità mediata da cellule T contro l'antigene in causa (tipo IV)
Riassumendo, la polmonite da ipersensibilità rappresenta una risposta immunomediata a un antigene estrinseco che stimola sia una reazione da immunocomplessi e sia una reazione da ipersensibilità ritardata.
Anatomia patologica
Le modificazioni istologiche nelle forme subacute e croniche interessano soprattutto i bronchioli e comprendono una polmonite interstiziale, nei due terzi dei pazienti granulomi non caseificanti e fibrosi interstiziale e bronchiolite obliterante nelle fasi avanzate. In oltre la metà dei pazienti si osserva un infiltrato intra-alveolare.
Clinica
Le manifestazioni cliniche sono varie; gli attacchi acuti, che seguono all'inalazione di polveri contenenti l'antigene in pazienti sensibilizzati, consistono in episodi ricorrenti di febbre, dispnea, tosse e leucocitosi. Infiltrati diffusi e nodulari sono visibili alla radiografia del torace e i test di funzionalità polmonare mostrano una patologia restrittiva acuta. I sintomi di solito appaiono dopo 4 - 6 ore l'esposizione, che se è prolungata porta alla cronicizzazione della malattia senza riacutizzazione all'esposizione all'antigene.
Bibliografia
- Robbins e Cotran, Le basi patologiche delle malattie (7ª edizione), Torino - Milano, Elsevier Masson, 2008, ISBN 978-88-85675-53-7.
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Collegamenti esterni
- (EN) Polmonite da ipersensibilità / Polmonite da ipersensibilità (altra versione), su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.