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Preghiera della serenità

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Il verso più noto della preghiera riportato su una medaglia degli Alcolisti Anonimi

La preghiera della serenità (Serenity Prayer) è stata scritta nel XX secolo dal teologo protestante tedesco-statunitense Reinhold Niebuhr. Viene spesso riportata in una forma breve, che costituisce solo un estratto dell'originale (le prime tre righe) e che si ritrova anche in leggere variazioni:

(EN)

«God, grant me the serenity to accept the things I cannot change,
courage to change the things I can,
and wisdom to know the difference.»

(IT)

«Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso,
e la saggezza per conoscere la differenza.»

Origine

L'origine della preghiera è nebulosa; la sua prima testimonianza scritta risale al 1944, quando un amico di Niebuhr, Howard Chandler Robbins, gli chiese il permesso per inserirla in un libro del Federal Council of Churches destinato ai cappellani militari, dopo averla sentita in un suo sermone. Quanto a Niebuhr, pare che non abbia pubblicato di proprio conto la preghiera sino al 1951, allorché apparve in una delle sue riviste.

Tuttavia il testo della preghiera circolava oralmente almeno dal 1936, e citazioni che esprimono idee simili sono attestate sin dall'anno 500; Niebuhr stesso, quando gli veniva chiesta l'origine della preghiera, si diceva fermamente convinto di esserne l'autore, anche se ammetteva la possibilità di aver tratto l'ispirazione da qualche fonte poi dimenticata. La figlia di Niebuhr, Elisabeth Sifton, ha affermato che suo padre la compose e utilizzò per la prima volta nell'estate del 1943, tuttavia essa appare scritta in giornali e riviste stampati prima di quell'anno; la moglie di Niebuhr, Ursula, affermò invece che la preghiera era stata scritta nel 1941 o nel 1942, ma che avrebbe potuto essere usata sin dal 1934.

Popolarità e attribuzioni

La fama della preghiera crebbe enormemente quando gli Alcolisti Anonimi la adottarono, nel periodo della seconda guerra mondiale o poco dopo, nel loro programma dei dodici passi, del quale fa parte tuttora; uno dei fondatori degli Alcolisti Anonimi, Bill W., asserì nel suo libro Alcoholics Anonymous Comes of Age di "non aver mai visto così tanto degli A.A. in così poche parole".

Secondo alcuni critici, almeno negli ambiti inglese e tedesco, la preghiera della serenità è divenuta la più diffusa preghiera originatasi in tempi moderni, rivaleggiando forse in popolarità anche con il Padre nostro; il libro dei fatti (1868) la inserì tra le dieci citazioni di statunitensi più celebri.

Con l'accrescersi della fama della preghiera, essa venne attribuita a numerosissimi autori, generalmente senza alcun criterio, fra i quali anonimi egizi, Aristotele, Cicerone, Marco Aurelio, Agostino, Boezio, Francesco d'Assisi, Tommaso d'Aquino, Baruch Spinoza e svariati capi militari della seconda guerra mondiale. Particolare è la ragione dell'attribuzione al teologo tedesco Friedrich Christoph Oetinger, dovuta all'utilizzo (non accreditato a Niebuhr) in un libro degli anni cinquanta scritto da Theodor Wilhelm, un professore dell'Università di Kiel, firmatosi con lo pseudonimo "Friedrich Oetinger".

Testo completo

Il testo completo della preghiera è riportato di seguito:

(EN)

«God, grant me the serenity to accept the things I cannot change;
courage to change the things I can;
and wisdom to know the difference.

Living one day at a time;
enjoying one moment at a time;
accepting hardship as the pathway to peace.

Taking, as He did, this sinful world as it is, not as I would have it.
Trusting that He will make all things right, if I surrender to His will.
That I may be reasonably happy in this life,
and supremely happy with Him forever in the next.»

(IT)

«Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso,
e la saggezza per conoscerne la differenza.

Vivendo un giorno per volta;
assaporando un momento per volta;
accettando la difficoltà come sentiero per la pace.

Prendendo, come Lui ha fatto, questo mondo peccaminoso così com'è, non come io vorrei che fosse.
Confidando che Egli metterà a posto tutte le cose, se io mi arrendo al Suo volere.
Che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita,
e infinitamente felice con Lui per sempre nella prossima.»

Bibliografia

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