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Prevenzione quaternaria

Prevenzione quaternaria

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(LA)

«Primum non nŏcēre / Primum nil (nihil) nocere»

(IT)

«Per prima cosa, non nuocere»

(Autore ignoto)

La prevenzione quaternaria o prevenzione della ipermedicalizzazione o prevenzione della medicina non necessaria è una forma di prevenzione in medicina. Il termine è stato coniato da Marc Jamoulle dell'Università di Liegi nel 1986, al fine di prevenire e ridurre, anche, le conseguenze del disease mongering. Essa può essere definita come:

«Azione intrapresa per identificare pazienti a rischio di overmedicalization (sovra-medicalizzazione), per proteggerli da un approccio medico aggressivo e suggerire interventi che siano eticamente accettabili; tale concetto è ormai accettato in varie branche della medicina.»

(Jamoulle M., Università di Liegi cit. in)

Questo tipo di prevenzione è particolarmente utile nell'ambito della medicina generale (cure primarie), intesa come branca della medicina a sé stante.

Tipi di prevenzione

Matrice
Matrice

Si distinguono quattro tipi di prevenzione in ambito sanitario:

  • prevenzione primaria: si applica per ridurre l'insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole; p.e.: lavarsi le mani per prevenire la diarrea.
  • prevenzione secondaria: si applica per intervenire precocemente su una malattia (diagnosi precoce); p.e.: screenig mammografico per prevenire il tumore della mammella.
  • prevenzione terziaria: si applica per evitare le complicanze, le probabilità di recidive e della morte conseguenti ad una malattia; p.e.: controllo della funzione sistolica nei soggetti con scompenso cardiaco.
  • prevenzione quaternaria: si applica per evitare gli effetti da iper-medicalizzaione. o di pratiche mediche non strettamente necessarie; p.e.: ridurre l'uso di farmaci in malattie lievi.


L'idea di base è quella di evitare eccesso di diagnosi del paziente e l'accanimento terapeutico.

Si applica durante tutto l'episodio di cura (periodo preclinico e clinico).

Si usano tutte le "azioni intraprese per identificare i pazienti a rischio di trattamento eccessivo, per proteggerli da un approccio medico aggressivo e suggerire interventi che siano eticamente accettabili. Il concetto è inclusa nel dizionario di WONCA di Generale e Medicina di Famiglia.

La prevenzione quaternaria si fa sapendo dire di "no" a molte proposte eccessivamente indecenti, offrendo in alternativa proposte prudenti e scientifiche ("etica della negazione", "etica dell'ignoranza condivisione"). Per fare prevenzione quaternaria è necessario cambiare il timore di essere sfruttati dalla malizia sanitaria (disease mongering) verso la sensazione di sapere che ciò che conta è la qualità della vita.

L'intento della prevenzione quaternaria non è quello di eliminare, ma piuttosto di moderare la medicalizzazione della vita quotidiana, dal momento che una parte della medicalizzazione sopradetta non è direttamente legata all'intervento medico e ha a che fare con ragioni sociali, culturali e psicologici. la prevenzione quaternaria ha solo il ruolo di evitare o ad attenuare la parte medica della medicalizzazione della vita quotidiana.

Scopo della prevenzione quaternaria è quello di rispettare l'obiettivo scientifico della Medicina, che si propone di dare "la massima qualità con la minima quantità, il più vicino possibile al paziente".

"Prevenire è meglio che curare, quando la prevenzione è meno dannoso di guarigione"; coinvolgendo nella prevenzione quaternaria con opportuni incontri il medico con il paziente. In questi incontri si dovrebbe includere la prevenzione quaternaria per evitare e/o limitare i danni causati dall'attività del sistema sanitario. Per farlo è quello di far rispettare il vecchio motto primum non nocere.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni


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