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Primo amore (film 2004)

Primo amore (film 2004)

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Primo amore
Vitaliano Trevisan e Michela Cescon
in una scena del film
Lingua originale italiano
Paese di produzione Italia
Anno 2004
Durata 100 min
Rapporto 1,85:1
Genere drammatico
Regia Matteo Garrone
Soggetto Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini
Sceneggiatura Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Vitaliano Trevisan
Produttore Domenico Procacci
Casa di produzione Fandango, Medusa Film
Distribuzione in italiano Fandango
Fotografia Marco Onorato
Montaggio Marco Spoletini
Musiche Banda Osiris
Scenografia Paolo Bonfini
Costumi Francesca Leondeff
Trucco Rudia Cascione (trucco), Silvia Polato (acconciature)
Interpreti e personaggi

Primo amore è un film del 2004 co-scritto e diretto da Matteo Garrone, e liberamente ispirato al romanzo autobiografico Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini.

Trama

Vittorio, un piccolo orafo vicentino, incontra Sonia attraverso un appuntamento al buio; i due incominciano a conoscersi e a frequentarsi nonostante alcuni dubbi sulla possibilità di riuscita del loro rapporto: Vittorio è in terapia perché è ossessionato dalle ragazze magre, fino all'anoressia nervosa. La loro storia continua poiché Sonia accetta di diminuire il suo peso, ma lo fa solo come un atto di amore, ignorando la psicopatia dell'uomo.

Gradualmente, quella che all'inizio pare solamente una scelta semplice si trasforma per Sonia in un incubo, anche perché i due decidono di vivere insieme. Vittorio diventa sempre più sospettoso nei confronti di Sonia pensando che lei mangi di nascosto, per questo nasconde tutto ciò che c’è in casa in modo tale da farle mangiare solo insalata e verdure.

Sonia comincia a non piacersi più: diventa magrissima, ma soprattutto la sua prigionia diventa sempre più dura e comincia ad essere deleteria per la sua salute. A causa dell'ossessione che colpisce la coppia, in pubblico i due arrivano a trovarsi ripetutamente in situazioni molto imbarazzanti. Inoltre l'attività di Vittorio va sempre peggio e questo lo porterà alla chiusura del laboratorio.

Una sera, Sonia ha una crisi in un ristorante per mancanza di cibo. Tornati a casa, Vittorio esplode in una scenata e la umilia, costringendola a rimanere completamente nuda e gettando nel fuoco del camino il cibo che lei era riuscita a nascondere. Giunta al limite, per liberarsi Sonia commette un gesto estremo e, approfittando di un attimo di distrazione di Vittorio, afferra l'attizzatoio e lo uccide colpendolo alla testa.

Riconoscimenti

Collegamenti esterni


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