Мы используем файлы cookie.
Продолжая использовать сайт, вы даете свое согласие на работу с этими файлами.

Procreazione assistita

Подписчиков: 0, рейтинг: 0
Illustrazione di una ICSI, una procedura di procreazione assistita

Con le espressioni procreazione assistita, procreazione artificiale, procreazione medicalmente assistita (PMA) o assistenza medica alla procreazione (AMP) ci si riferisce a tutte le metodiche che permettono di aiutare gli individui a procreare, siano esse chirurgiche, ormonali, farmacologiche o di altro tipo.

Termine spesso confuso con questi è fecondazione artificiale, che invece riguarda solo la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo.

Tecniche di fecondazione assistita

Esistono diversi tipi di tecniche diverse utilizzate:

  • Fecondazione in vitro: è un trattamento di fecondazione assistita molto complesso. Consiste nell’unione dell’ovulo con lo spermatozoo realizzata in laboratorio per ottenere embrioni da trasferire nell’utero materno, al fine di ottenere una gravidanza. Occorre effettuare una stimolazione ovarica controllata, per ottenere gli ovuli che verranno poi fecondati in vitro per ottenere embrioni. Una volta ottenuti, gli embrioni saranno tenuti in coltura per 5-6 giorni, dopodiché uno di questi sarà trasferito in utero, mentre gli altri si conserveranno per il futuro. La fecondazione in vitro offre percentuali di gravidanza superiori ad altri, meno complessi trattamenti di riproduzione assistita, quali l’inseminazione artificiale o il coito programmato.
  • Inseminazione artificiale: è un trattamento di riproduzione assistita più semplice da attuare. Consiste nel collocare un campione seminale, del partner o di un donatore, nell’utero della donna. Questo procedimento aumenta le possibilità di gravidanza rispetto ai rapporti sessuali, sia perché il campione seminale è adeguatamente preparato in laboratorio, sia perché si stimolano le ovaie per controllare la crescita e maturazione degli ovuli. In tal modo, la programmazione dell’inseminazione permette di massimizzare le probabilità di fecondazione e gravidanza.

I risultati della FIVET o ICSI

Sulla base delle ricerche e degli studi effettuati, statisticamente solo un embrione su tre può raggiungere la data del parto, perciò si possono impiantare più embrioni in utero al fine di aumentare le possibilità di ottenere almeno una gravidanza. La capacità ricettiva dell'utero umano però è limitata a un solo individuo, quindi una gravidanza gemellare o multigemellare rappresenta sempre un rischio. Gli embrioni sovrannumerari quindi potrebbero essere criopreservati per ulteriori e successive gravidanze.

La crioconservazione è però consentita per temporanea e documentata causa di forza maggiore, non prevedibile al momento della fecondazione.

Per quanto riguarda i due o tre embrioni impiantati in utero, è comunque possibile, e sempre più riproducibile, il loro co-attecchimento. In tali casi sarebbe possibile effettuare aborti a scopo preventivo, per ridurre la gravidanza multigemellare a gravidanza semplice (riduzione degli embrioni), ma anche questo è vietato dalla legge, se non in casi di pericolo per la donna.

La procreazione assistita nei vari ordinamenti


Non tutti i singoli ordinamenti giuridici nazionali hanno disciplinato in via legislativa le modalità di esercizio della procreazione assistita. Le nazioni che hanno legiferato hanno compiuto scelte disomogenee creando differenti quadri normativi.

Unione europea

Condizioni della tecnologia riproduttiva assistita nei diversi stati membri dell'Unione europea.

     PMA consentita alle coppie lesbiche

     PMA consentita alle single

     PMA consentita a single e coppie lesbiche

     PMA vietata a single e coppie lesbiche

Un cartello a sostegno del diritto alla PMA a un pride a Rennes, in Francia
Numero di cicli di procreazione medicalmente assistita tra il 1997 e il 2014.

Nel 2015 in Europa, secondo i dati della Società europea di riproduzione umana e di embriologia (ESHRE), 157.500 bambini sono nati da una procreazione medicalmente assistita. Anche se la direttiva dell'Unione europea 2004/23/CE stabilisce le norme riguardanti le condizioni di utilizzo dei tessuti e delle cellule umane, l'insieme delle questioni etiche e legali sulla procreazione medicalmente assistita continuano a dipendere dagli Stati.

Nel continente i criteri legali sono piuttosto eterogenei: 10 paesi hanno esteso questo diritto a tutte le donne, altri 10 solo alle coppie eterosessuali, 7 lo hanno riservato alle donne sole e uno (l'Austria) alle coppie femminili omosessuali.

Storicamente è stata la Spagna il primo paese europeo a permettere di accedere all'assistenza medica alla procreazione a tutte le donne, e questo fin dal 1977, anno di apertura della prima banca del seme nel paese.

In Francia questo diritto è per ora concesso solo alle coppie eterosessuali in grado di dimostrare un'infertilità medica o una malattia grave. Una proposta di legge, approvata dall'Assemblea nazionale ma non ancora dal Senato, estenderebbe questo diritto alle coppie lesbiche e alle donne single.

Da una quindicina di anni le legislazioni evolvono abbastanza rapidamente e il Portogallo, ad esempio, ha concesso il diritto all'AMP nel 2006 con disposizioni molto simili a quelle della Francia, e poi nel 2016 ha modificato la legge per concederlo anche alle coppie lesbiche o alle donne sole.

La procreazione assistita in Italia è disciplinata dalla legge 40/2004: nel 2004 l'Italia è uscita da una situazione di vuoto giuridico adottando la legislazione più restrittiva d'Europa: la PMA è possibile solo per le coppie di sesso diverso, sposate o meno, e la donazione di gameti è vietata. Nel 2005 quattro quesiti referendari hanno tentato di modificarla senza però raggiungere il quorum.

Rimborsi statali

Attualmente, 20 Paesi dell'UE rimborsano parzialmente i trattamenti per la PMA; i 7 che non lo fanno sono Irlanda, Cipro, Estonia, Lettonia, Lussemburgo, Malta e Romania.

Questi rimborsi sono però sottoposti ad alcune condizioni: in Belgio un forfait di 1.073 euro è concesso per ogni ciclo completo nel quadro di una fecondazione in vitro (FIV). La donna deve avere meno di 43 anni e può compiere un massimo di 6 cicli di PMA. Inoltre è stabilito un numero massimo di embrioni trasferibili, che cambia a seconda dell'età e del numero di cicli effettuati.

In Francia l'AMP è rimborsata integralmente dal sistema sanitario nazionale fino ai 43 anni della donna sulla base di quattro tentativi di fecondazione in vitro e di un massimo di sei tentativi di inseminazione artificiale.

La Germania ha reso più rigide le sue condizioni di rimborso nel 2004, cosa che ha provocato una netta riduzione del numero di AMP praticate, passate da 102.000 cicli nel 2003 a meno di 57.000 nell'anno successivo, numero che da allora si è stabilizzato.

Criteri di accesso

17 paesi limitano l'accesso alle tecniche di PMA, imponendo dei criteri relativi all'età delle donne. Dieci paesi hanno fissato un'età massima, che va da 40 (Finlandia, Paesi Bassi) a 50 anni (Spagna, Grecia o Estonia).

Dal 1994 la Francia si è unita a quel gruppo di paesi come la Germania, il Regno Unito, ecc., che fanno appello alla nozione un po' vaga di "età naturale di procreazione".

Nel 2017 in Francia il Consiglio di orientamento dell'Agenzia di biomedicina si è pronunciato per un limite di età di 43 anni per le donne nelle varie situazioni di AMP.

Dieci paesi non hanno fissato un limite di età su queste tecniche mediche, fra cui l'Austria, l'Ungheria, l'Italia o la Polonia.

L'anonimato

La maggior parte dei paesi europei ammette il ricorso ai gameti di un donatore. Tuttavia i paesi hanno posizioni diverse quando si parla di ovociti o di spermatozoi. La donazione di spermatozoi è infatti autorizzata da 20 Stati membri dell'Unione europea, fra cui 11 in condizioni di anonimato; mentre quella di ovociti è possibile in 17 Stati (fra cui otto in condizioni di anonimato).

Il 12 aprile 2019 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha adottato una raccomandazione, incoraggiando la fine dell'anonimato.

Nel Regno Unito l'anonimato del dono di sperma è stato abolito nel 2005 e i figli possono accedere all'identità del donatore una volta raggiunta la maggiore età.

Il principio dell'anonimato della donazione di gameti o di embrioni è stato mantenuto in Francia nella legge bioetica del 2011.

Bibliografia

  • Anna Maria Rossi, Salute delle donne e procreazione medicalmente assistita (abstract), in Storia delle donne, vol. 2005, n. 1, Firenze, Firenze University Press, pp. 39-59. URL consultato il 21 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2013).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Organizzazione mondiale della sanità

Le norme italiane

Le posizioni bioetiche delle diverse religioni a confronto

La Corte europea dei diritti umani

Associazioni italiane di infertilità e procreazione assistita

Controllo di autorità LCCN (ENsh88005587 · GND (DE4125695-5 · BNE (ESXX542622 (data) · BNF (FRcb11991308j (data) · J9U (ENHE987007532019705171

Новое сообщение