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Punto di ancoraggio
Il punto di ancoraggio in arrampicata, alpinismo e nelle discipline tecnicamente affini come speleologia e torrentismo è un punto nel quale viene fissata la corda alla roccia, ghiaccio o pannelli artificiali nel caso di arrampicata indoor. Il punto di ancoraggio è quindi uno dei componenti della catena di assicurazione.
Il punto di ancoraggio deve dare la possibilità di fissarsi in modo stabile e sicuro alla superficie, mentre la corda viene collegata generalmente attraverso un moschettone o (più comunemente) un rinvio che permettono di fissare la corda in modo stabile oppure di lasciarla scorrere al suo interno, in funzione della finalità del punto di ancoraggio.
I punti di ancoraggio vengono utilizzati per assicurare gli arrampicatori o alpinisti alla sosta, per fissare la corda per le calate e per ridurre l'altezza della caduta del capocordata. In questo caso i punti di ancoraggio sono disposti tra un punto di sosta e l'altro, e la loro distanza varia in base al grado di difficoltà dell'ascensione, e alla possibilità di trovare punti di ancoraggio naturali o punti nella superficie adatti al fissaggio dei punti di ancoraggio artificiali.
Indice
Tipi di punti di ancoraggio
I punti di ancoraggio si dividono in naturali, che sfruttano le caratteristiche dell'ambiente, ed artificiali, ottenuti tramite attrezzi collegati alla parete.
Punti di ancoraggio naturali
I punti di ancoraggio naturali sono molteplici, potenzialmente qualunque supporto in grado di reggere la caduta (da valutare attentamente, potendo raggiungere le decine di kN) e intorno al quale possa essere sistemato un cordino o una fettuccia, tra cui:
Su ghiaccio:
- Clessidra di ghiaccio, tecnica Abalakov
Punti di ancoraggio artificiali
I più comuni tipi di punti di ancoraggio artificiale per ascensione su roccia sono:
I più comuni tipi di punti di ancoraggio artificiale per ascensione su ghiaccio sono:
- Viti da ghiaccio
- Piccozza e martello-piccozza
- Sci
- Corpi morti
I punti di ancoraggio artificiali possono essere estemporanei, rimossi o rimovibili al termine dell'ascensione (o discesa in speleologia e torrentismo) come nut, friends e spesso i chiodi convenzionali, oppure permanenti, in grado di resistere per lungo tempo nell'ambiente, come gli spit e i punti di ancoraggio resinati.
Secondo le attuali normative un attrezzo per il punto di ancoraggio artificiale deve avere una tenuta di 22 KN o superiore.
Bibliografia
- Commissione nazionale scuole di alpinismo e scialpinismo, Ancoraggi, in Alpinismo su ghiaccio e misto, Milano, Club Alpino Italiano, 2005, pp. 291-318, ISBN 978-88-7982-039-4.
- Commissione nazionale scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera, Ancoraggi, in Alpinismo su roccia, Milano, Club Alpino Italiano, 2008, pp. 250-262, ISBN 978-88-7982-024-0.
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