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Sindrome di Plummer-Vinson
Sindrome di Plummer-Vinson | |
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Specialità | gastroenterologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 280.8 |
ICD-10 | D50.1 |
MeSH | D011004 |
MedlinePlus | 001158 |
eMedicine | 187341 |
Sinonimi | |
Sindrome di Patterson-Kelly Disfagia sideropenica Diaframma esofageo | |
Eponimi | |
Henry Stanley Plummer Porter Paisley Vinson | |
La sindrome di Plummer-Vinson (detta anche PVS, disfagia sideropenica, o sindrome di Patterson-Kelly) è costituita dalla triade clinica di disfagia, anemia sideropenica e glossite. È dovuta ad una carenza di ferro, pertanto può essere accompagnata dalle conseguenze secondarie della sideropenia, come la coilonichia, la cheilite angolare e le manifestazioni sintomatologiche dell'anemia.
Indice
Epidemiologia
A causa della rarità della patologia, non sono disponibili studi epidemiologici affidabili; la patologia sembra prevalere maggiormente nelle donne dalla quarta alla settima decade di età, ma sono stati registrati casi anche nell'infanzia ed adolescenza.
Eponimia
Il nome da attribuire alla sindrome è stato oggetto di controversia. Il nome, più diffuso, di PVS, fa riferimento ai due medici americani Henry Stanley Plummer (1874–1936) (che l'aveva scoperta nel 1912), e Porter Paisley Vinson (1890–1959) che la discusse nel 1919. Il nome alternativo con cui ci riferisce a volte alla sindrome (sindrome di Patterson-Kelly) è riferito ai due medici inglesi Donald Ross Patterson (1863–1939) ed Adam Brown-Kelly (1865–1941), che senza sapere nulla delle pubblicazioni dei loro colleghi americani pubblicarono le loro ricerche in merito nel 1919.
Eziologia
L'etiopatologia della sindrome è ancora sconosciuta, anche se è evidente il ruolo rivestito dall'insufficienza di ferro. Sono stati ipotizzati anche fattori alimentari, genetici ed autoimmuni.
Complicanze
Se la malattia non viene trattata, vi è un aumentato rischio di tumore a livello dell'esofago o della faringe.
Terapia
Per quanto riguarda il trattamento, vengono somministrati supplementi di ferro (terapia marziale), per riequilibrarne la carenza sistemica.
In alcuni casi, è opportuna la dilatazione meccanica del lume esofageo in corso di EGDS (esofagogastroduodenoscopia), per risolvere il problema della riduzione del lume stesso a causa delle membrane (esophageal web) causanti la disfagia.
Prognosi
La prognosi è buona; la somministrazione del ferro permette di tenere sotto controllo la maggior parte dei sintomi. Visto l'aumentato rischio, in caso di PVS, di processi tumorali dell'esofago e della faringe, è opportuno un monitoraggio clinico regolare.
Bibliografia
- Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.