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Vaccino anti-colera

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Il vaccino anti-colera è un farmaco impiegato nella prevenzione primaria del colera.

Formulazioni

I vaccini contro il colera vengono commercializzati sotto forma liofilizzata o in sospensione omogenea sterile di uno o più ceppi di Vibrio cholerae inattivati per somministrazione di calore (56 °C per un'ora) o per trattamento con formaldeide o fenolo. Esso è costituito da una miscela in parti uguali di vaccini preparati da ceppi lisci dei due principali tipi sierologici del biotipo classico, Inaba e Ogawa, con o senza il biotipo El-Tor. Il vaccino può contenere uno o più ceppi di ciascun tipo.

I vaccini anticolerosi possono essere somministrati per via iniettiva o orale. Attualmente la formulazione orale risulta prevalente, essendo questi vaccini maggiormente efficaci e meglio tollerati.

Un vaccino orale attenuato contenente il sierogruppo virale Inaba O1 è stato approvato dalla FDA nel 2016.

I vaccini devono essere conservati a temperatura compresa tra 2 e 8 °C, al riparo dalla luce, evitandone il congelamento.

Impiego

Il vaccino anticolera viene impiegato per indurre immunità attiva contro il colera nei viaggiatori che si recano in Paesi dove la malattia è endemica o epidemica, negli individui che vivono o lavorano in aree endemiche con inadeguate condizioni sanitarie e nel personale medico esposto a un eventuale contagio.

Efficacia

La vaccinazione contro il colera ha dimostrato efficacia variabile. Il vaccino Shanchol, attualmente utilizzato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per i programmi di vaccinazione di massa nei paesi del terzo mondo, durante un'epidemia di colera in Guinea ha garantito protezione immunologica in circa l'86% dei casi, mentre in territori in cui il colera è endemico il vaccino ha garantito protezione dall'infezione nel 69% (India rurale) e 53% (Bangladesh) dei casi.

Il vaccino inattivato orale DuKoral garantisce una protezione fino al 90% dei casi nei primi sei mesi dalla somministrazione, nel 52% dei casi dopo un anno dalla prima somministrazione, e nel 62% dopo due anni nel caso venga effettuato un richiamo. Tuttavia occorre prestare comunque attenzione per quanto riguarda il consumo di cibo e acqua, in quanto un inoculo importante di batteri potrebbe compromettere l'efficacia del vaccino.

Effetti collaterali

Al sito di iniezione si possono occasionalmente manifestare lieve gonfiore, eritema, dolorabilità. Sono stati riportati sintomi gastrointestinali, febbre, malessere, rare reazioni di ipersensibilità e anafilassi.

È stato riportato che la somministrazione concomitante del vaccino del colera potrebbe interferire con la risposta immunitaria al vaccino della febbre gialla e viceversa. Infatti, quando i due vaccini vengono somministrati con un intervallo inferiore alle 3 settimane si osserva nel siero una diminuzione iniziale dei livelli anticorpali di ciascun vaccino. Tale interferenza non sembra tuttavia avere rilevanza clinica e porterebbe soltanto a un ritardo nella risposta anticorpale.

Bibliografia

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  • J. Clemens e altri, Field trial of oral cholera vaccines in Bangladesh: results of three-year follow-up, in The Lancet, 1990, pp. 270-273.
  • Suharyono e altri, Safety and immunogenicity of single-dose live oral cholera vaccine CVD 103-HgR in 5-9-year-old Indonesian children, in The Lancet, 1992, pp. 689-694.
  • Forrest, B.D., LaBrooy, J., Attridge, S.R., et al., A candidate live oral typhoid/cholera hybrid vaccine is immunogenic in humans, in The Journal of Infectious Diseases, 1989, pp. 145-6.

Voci correlate

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