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Valvuloplastica
Valvuloplastica | |
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Procedura chirurgica | |
Anestesia | generale |
Classificazione e risorse esterne | |
ICD-9 | 35.96 |
MeSH | D063126 |
Sinonimi | |
Ricostruzione valvolare |
La valvuloplastica è un intervento chirurgico con il quale si corregge anatomicamente una valvola del sistema cardiocircolatorio, senza sostituirla con una protesi.
Indice
La valvuloplastica nelle stenosi valvolari cardiache
Stenosi aortica
Nella stenosi aortica vi è la possibilità di dilatare il tratto stenotico tramite un catetere a palloncino in modo da ottenere un allargamento del lume, una diminuzione del gradiente di pressione e un maggiore flusso ematico. Tuttavia, questo intervento è sconsigliato per via del gran numero di complicanze, soprattutto nelle stenosi di origine calcifica, fatti esclusi alcuni difetti congeniti. La terapia d'elezione per questo tipo di patologia è la sostituzione di valvola, da effettuarsi con chirurgia tradizionale o angioplastica percutanea.
Stenosi mitralica
La valvuloplastica riveste un ruolo maggiore nella stenosi mitralica; in questa patologia è possibile effettuarla sia con chirurgia tradizionale, sia con chirurgia endovascolare. Nel primo caso l'intervento prende il nome di commissurotomia e viene normalmente eseguita in circolazione extracorporea. Nel secondo caso si procede a cateterizzazione della vena femorale, per risalire fino all'atrio destro per poi forare il setto interatriale e portare il palloncino in sede oppure con accesso dall'esterno tramite l'auricola sinistra; infine si procede a una dilatazione pneumatica dell'anello stenotico. La dilatazione pneumatica è tuttavia poco utilizzata per via dell'alto rischio di embolia polmonare da rottura del palloncino, anche se vi è chi ne sostiene l'efficacia se unita a un attento monitoraggio ecocardiografico. L'alternativa è sempre la sostituzione protesica della valvola.
La valvuloplastica nelle insufficienze valvolari cardiache
Insufficienza mitralica
Nel caso di Insufficienza mitralica vi sono due opzioni terapeutiche. La prima è la sostituzione protesica; la seconda è la valvuloplastica effettuata tramite la resezione e sutura di una parte del lembo posteriore della valvola. Non vi è grande differenza in termini di prognosi tra i due interventi.
Insufficienza aortica
L'intervento d'elezione in questa patologia è la sostituzione protesica; la valvuloplastica non vi trova impiego.
La valvuloplastica nella insufficienza venosa cronica degli arti inferiori
Nella patologia varicosa le valvole delle vene diventano incontinenti per dilatazione. L'approccio preferenziale in questo tipo di patologia è la chirurgia tradizionale, con safenectomia e legatura delle vene perforanti; in alternativa la chirurgia endovascolare propone soluzioni basate su radiofrequenze, laser o criosclerosi. La valvuloplastica rappresenta una soluzione di secondo livello, basata sulla ricostruzione chirurgica della valvola incontinente; poiché generalmente l'incontinenza valvolare è diffusa a tutto l'arto inferiore, questo intervento è riservato solamente al caso, raro, di incontinenza valvolare singola.
Bibliografia
- Renzo Dionigi, Chirurgia basi teoriche e Chirurgia generale, Milano, Elsevier-Masson, 2006, ISBN 978-88-214-2912-5.