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Gioco d'azzardo patologico

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Gioco d'azzardo patologico
Specialità psichiatria e psicologia clinica
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM 606349
MeSH D005715
MedlinePlus 001520
Sinonimi
Azzardopatia
Ludopatia
Disturbo da gioco d'azzardo

Il gioco d'azzardo patologico (definito anche disturbo da gioco d'azzardo (DGA), azzardopatia, o genericamente e impropriamente ludopatia) è un disturbo psicologico rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi.

Nel DSM-5 (2013) il gioco d'azzardo è stato inquadrato nella categoria delle cosiddette "dipendenze comportamentali".

Descrizione

Analogamente ad una tossicodipendenza, il giocatore d'azzardo patologico mostra una crescente perdita di controllo nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche.

Oltre agli aspetti compulsivi, il gioco d’azzardo patologico è caratterizzato da tipiche distorsioni cognitive, come l’illusione del controllo sugli esiti delle giocate e la distorta percezione delle cosiddette "quasi vincite", ovvero situazioni di gioco in cui si verifica una combinazione che si avvicina a quella scelta dallo scommettitore percepite come approssimazione di un successo e quindi come incentivo a proseguire con le scommesse. La forza di questa distorsione è nota da tempo, tanto che le lotterie istantanee e le videolottery sono programmate ad arte per produrre una elevata frequenza di quasi vincite e incoraggiare così il giocatore a perseverare nel gioco.

Alcuni studi hanno evidenziato come il fenomeno si diffonda particolarmente durante i periodi di crisi economica, quando le persone sono maggiormente inclini ad affidarsi alla fortuna nella speranza di ottenere dei guadagni facili che possano porre fine alle loro difficoltà finanziarie.

Sintomi

Il giocatore è diagnosticato affetto dal gioco d'azzardo patologico (DSM-IV, 1994) se presenta almeno cinque dei sintomi che seguono:

  1. È assorbito dal gioco, per esempio è continuamente intento a rivivere esperienze trascorse di gioco, a pianificare la prossima impresa di gioco, a escogitare modi per procurarsi denaro per giocare;
  2. Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato;
  3. Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d'azzardo, ma senza successo;
  4. È irrequieto e irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d'azzardo;
  5. Gioca d'azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico, per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione;
  6. Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora, rincorrendo le proprie perdite;
  7. Mente alla propria famiglia, al terapeuta, o ad altri per occultare l'entità del coinvolgimento nel gioco d'azzardo;
  8. Ha commesso azioni illegali come falsificazione, truffa, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d'azzardo;
  9. Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d'azzardo;
  10. Fa affidamento sugli altri per reperire denaro per alleviare la situazione economica difficile causata dal gioco, “operazione di salvataggio”.

Gioco d'azzardo online

Il gioco online rappresenta la fusione del gioco d'azzardo patologico con la semplicità d’accesso fornita dalla rete.

In primo luogo, il Web consente in ogni momento l’accesso ad un’immensità di giochi, ai quali l’individuo viene invitato a partecipare tramite banner che illudono il giocatore di poter guadagnare ingenti cifre investendo una piccola quantità di denaro. Paradossalmente, alcuni studi hanno evidenziato come il fenomeno si diffonda in maniera esorbitante durante i periodi di crisi economica. Sembra, infatti che le persone siano maggiormente inclini ad affidarsi alla fortuna, nella speranza di ottenere dei guadagni facili che possano porre fine alle loro difficoltà finanziarie .

In secondo luogo, mentre il giocatore d’azzardo tradizionale era costretto a svolgere la propria attività in luoghi ad essa deputati, Internet permette al giocatore di accedere ai casinò direttamente dalla propria abitazione. La possibilità di giocare lontano dagli sguardi giudicanti delle altre persone riducono le possibilità che il giocatore prenda consapevolezza di avere un problema e si ponga dei limiti nel proprio agire. Inoltre, dal momento che risulta difficile verificare l’età del giocatore, questo fenomeno rischia di coinvolgere anche i minori, nonostante la normativa legislativa vigente limiti il gioco d’azzardo ai maggiorenni.

Anche qui, come in altre Internet-dipendenze, il soggetto rimane imprigionato in un circolo vizioso, al punto da trascurare, nei casi patologici, i rapporti umani, sociali e familiari.

In Italia

In Italia la cura del gioco d'azzardo patologico è piuttosto recente. In alcune regioni i servizi per le dipendenze patologiche delle ASL hanno istituito specifiche équipe (composte da medici, psicologi, assistenti sanitari, assistenti sociali, educatori, infermieri) che si occupano di diagnosi e cura del gioco d'azzardo patologico. Esistono inoltre associazioni che si occupano di auto mutuo aiuto. Il 13 gennaio 2017 sono stati aggiornati i livelli essenziali di assistenza includendo anche i trattamenti per la ludopatia.

Ogni operatore autorizzato è obbligato a presentare sia le reali percentuali di vincita (ancora prima che il giocatore si iscriva al sito) che un numero italiano dove contattare l'assistenza e chiedere spiegazioni: questo permette di scremare molti operatori che inventano statistiche di sana pianta (l'ADM effettua costanti controlli in anonimo al fine di trovare possibili infrazioni) o non hanno un servizio clienti adeguato.

Quando la puntata ha luogo con macchine da gioco funzionanti a norma di legge, ovvero fra enti che non violano le regole del gioco, non sussiste un reato di truffa e possiamo parlare di portali sicuri.

L'Agenzia delle Dogane pubblica l'elenco aggiornato dei concessionari al gioco e di quelli autorizzati al gioco a distanza, unitamente alla blacklist dei siti illegali inibiti.

Il gioco d'azzardo patologico e i minori

La diffusione in Italia del gioco d'azzardo tra i minori ha raggiunto livelli allarmanti.

Tra le azioni di contrasto del fenomeno, è da tempo attivo il programma INDipendenza da gioco. Si tratta di un programma gratuito rivolto ai giovani dai 14 ai 18 anni e realizzato dalla Fondazione ANIA, in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia Applicata dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, diretto dalla professoressa Anna Maria Giannini, e la comunità di San Patrignano. Il programma, raccolto all'interno di un kit formativo, è rivolto ai docenti delle scuole secondarie che intendano affrontare con la loro classe il tema del gioco d’azzardo patologico. Il programma include la visione di un video, "La storia di Luca", realizzato dal Laboratorio Audiovisivo per lo Spettacolo e dal Laboratorio di Psicologia Applicata, entrambi dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, per raccontare ai giovani studenti come il gioco d'azzardo può assumere conseguenze drammatiche quando si determina uno stato di dipendenza.

Trattamento

Esistono diverse opzioni di trattamento per il gioco d'azzardo patologico: colloqui di supporto e sostegno psicologici, psicoterapia individuale o di gruppo, programmi residenziali, gruppi di auto-aiuto e, nei casi più gravi, il trattamento farmacologico.

In Italia sono presenti anche i SerD, servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale dedicati alla prevenzione, alla cura e al recupero delle persone che hanno problemi vari di dipendenza, compreso il gioco d’azzardo patologico.

Influenza culturale

Il tema del gioco d'azzardo patologico è trattato nei romanzi Il giocatore di Dostoevskij, La bottega dell'antiquario di Charles Dickens, nella novella Vierundzwanzig Stunden aus dem Leben einer Frau (1927) di Stefan Zweig e in molti altri romanzi, dove compaiono anche i casinò online. È presente anche in due dei romanzi di Antonio Manzini, Fate il vostro gioco e Rien ne va plus.

Tra i film, Il giocatore - Rounders (Rounders) del 1998 diretto da John Dahl.

Nel manga e anime Kakegurui, la protagonista Yumeko Jabami soffre di questo disturbo.

Nella serie televisiva Bones anche l'agente dell'FBI Seeley Booth è affetto da questo disturbo.

Nella quinta stagione dei Simpson (episodio $pringfield), Marge si fa contagiare dalla febbre del gioco e diventa schiava delle slot machine.

Nell'anime Cowboy Bebop il personaggio principale Faye Valentine è vittima di questa dipendenza.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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