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Acepromazina

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Acepromazina
Nome IUPAC
10-(3-dimetilamminopropil)fenotiazin-2-il metil chetone
Nomi alternativi
Acepromazine, Acetylpromazine Maleate, 10-(3-dimethylaminopropyl)phenothiazin-3-yl methyl ketone, 10-(3-dimethylaminopropyl)phenothiazine-3-ethylone, ACP, Ace, Acetylpromazine
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare C19H22N2OS
Massa molecolare (u) 326.5 g·mol-1
Numero CAS 61-00-7
Numero EINECS 200-496-0
Codice ATC N05AA04
PubChem 6077
DrugBank DB01614
SMILES
CC(=O)C1=CC2=C(C=C1)SC3=CC=CC=C3N2CCCN(C)C
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione ° C
Temperatura di ebollizione ° C
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeutica Sedativo, anestetico, anticinetosico
Modalità di
somministrazione
orale (in Italia)
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità alto Volume di distribuzione
Emivita 3 ore nel cavallo,
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H 302+312+332
Consigli P 280

L'acepromazina è un farmaco per uso veterinario, della famiglia delle fenotiazine, usato come tranquillante/sedativo, preanestetico ed antiemetico/anticinetosico per cani e gatti.

Reattività e caratteristiche chimiche

È una polvere cristallina gialla inodore; solubile in acqua e in alcool; solubile in cloroformio, debolmente solubile in etere. In soluzione all'1% ha un pH di 4,0-4,5.

Farmacodinamica

È un dopamino antagonista che impedisce il legame del neurotrasmettitore dopamina al suo recettore D2 determinando per questo un effetto depressivo del SNC con un'associata sedazione e tranquillizzazione insieme ad un rilassamento muscolare dell'animale. Inoltre, possiede come tutte le fenotiazine, classe chimica cui appartiene, una spiccata azione vagolitica e antiemetica utilmente sfruttata per controllare il vomito da trasporto (cinetosi).

Viene anche usata a scopo ansiolitico e antisinghiozzo.

Usi clinici

In label

Le indicazioni approvate dell'acepromazina nel RCP sono:

  • Per ottenere un effetto tranquillante/sedativo: in occasione di esposizioni, toelettature, contenzione, cattura, ecc..
  • Per prevenire la comparsa del vomito associato al "mal d'auto" e tranquillizzare gli animali durante il trasporto; in soggetti eccitati (es. durante la stagione riproduttiva) e aggressivi; in animali insofferenti a manipolazioni cliniche che possono risultare mal tollerate, esami diagnostici, radiologici, asportazione corpi estranei, ecc..
  • Per la sedazione di base nel caso di interventi chirurgici minori o di anestesia loco-regionale; nella pre-anestesia.
  • Per il trattamento della perversione dell'istinto materno, cannibalismo, ecc.
  • Per il trattamento delle dermopatie accompagnate da forte prurito (neurodermatiti).
  • Per il trattamento dell'anoressia nervosa suddividendo il dosaggio indicato in due somministrazioni giornaliere.

Controindicazioni

Come tutti i derivati fenotiazinici l'acepromazina è controindicata nel controllo dei tremori conseguenti ad avvelenamento da esteri fosforici.

Effetti collaterali

L'Acepromazina può indurre ipotensione, ipotermia, collasso cardio-respiratorio, midriasi, xerostomia (secchezza delle fauci), vomito e alterazioni dei valori ematici e, seppur raramente fenomeni paradossi quali disorientamento, eccitazione, vocalizzazione, aggressività e convulsioni.

Dosi terapeutiche

Di norma per mantenere la sedazione dell'animale è necessario ripetere la dose ogni 6-8 ore nel cane e ogni 8-12 ore nel gatto.

Occorre la prescrizione veterinaria per l'acquisto.

Bibliografia

  • Sean C. Sweetman, Martindale: The Complete Drug Reference, 35th Edition: Book and CD-ROM Package, Pharmaceutical Press, ISBN 0-85369-704-3.

Voci correlate

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