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Acetofenone
Acetofenone | |
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Nome IUPAC | |
1-feniletanone | |
Nomi alternativi | |
fenil metil chetone | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C8H8O |
Massa molecolare (u) | 120,15 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | 98-86-2 |
Numero EINECS | 202-708-7 |
PubChem | 7410 |
DrugBank | DB04619 |
SMILES |
CC(=O)C1=CC=CC=C1 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,03 g/mL |
Solubilità in acqua | 6,9 g/L a 25 °C |
Temperatura di fusione | 20 °C (293,15 K) |
Temperatura di ebollizione | 202 °C (475 K) |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 815 mg/kg (ratto, orale) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 77 °C (350 K) |
Temperatura di autoignizione | 535 °C |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 302 - 319 |
Consigli P | 305+351+338 |
L'acetofenone è il composto organico di formula C6H5C(O)CH3. È il più semplice chetone aromatico. È un liquido viscoso incolore (fonde a 20 °C), usato principalmente per la sintesi di resine e fragranze.
Indice
Sintesi
L'acetofenone può essere ottenuto in vari modi.
Un metodo non industriale prevede una acilazione di Friedel-Crafts tra benzene e anidride acetica.
Industrialmente si recupera come sottoprodotto dell'ossidazione dell'etilbenzene, che forma principalmente l'idroperossido usato nella produzione di ossido di propilene; dalla decomposizione selettiva dell'isopropilbenzene del processo di Hock (catalizzata da Cu(NO3)2) oppure come sottoprodotto dello stesso.
Usi
Precursore di resine
L'acetofenone è usato assieme a formaldeide e ad una base per produrre resine importanti dal punto di vista commerciale. I polimeri ottenuti sono convenzionalmente descritti con la formula [(C6H5C(O)CH]x(CH2)x}n, dato che derivano da una condensazione aldolica. Queste sostanze sono componenti utilizzati in film e inchiostri. Modificando per idrogenazione le resine chetoniche precedentemente menzionate si ottengono resine acetofenone-formaldeide modificate. I polioli risultanti possono essere ulteriormente reticolati con isocianati. Queste resine modificate si trovano in film, inchiostri e adesivi.
Precursore dello stirene
Nei laboratori didattici, l'acetofenone viene convertito in stirene in un processo di due stadi che illustra la riduzione dei carbonili e la disidratazione degli alcoli:
Un processo analogo è usato industrialmente, ma lo stadio di idrogenazione a 1-feniletanolo è condotto su un catalizzatore di rame.
Usi in campo farmaceutico e simili
L'acetofenone è usato come materia prima nella sintesi di alcuni prodotti farmaceutici ed è anche un eccipiente approvato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti. In un rapporto del 1994 pubblicato da cinque compagnie statunitensi produttrici di sigarette, l'acetofenone è elencato come uno dei 599 additivi utilizzati nelle sigarette.
Utilizzi minori
L'acetofenone viene utilizzato per creare fragranze che assomigliano a mandorla, ciliegia, caprifoglio, gelsomino e fragola. Viene utilizzato nella gomma da masticare. Essendo prochirale, l'acetofenone è anche un substrato di prova comunemente usato negli esperimenti di trasferimento asimmetrico di idrogeno. L'acetofenone è anche usato come aromatizzante in molte bevande e dolci al sapore di ciliegia, dato che costa molto meno e dà risultati soddisfacenti per i consumatori.
Farmacologia
L'acetofenone è stato usato in medicina tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. Era commercializzato come ipnotico e anticonvulsivante con il nome di Hypnone. La dose tipica era 0,12–0,30 millilitri. L'effetto sedativo era considerato superiore a quello della paraldeide e dell'idrato di cloralio. Nell'uomo l'acetofenone è metabolizzato ad acido benzoico, acido carbonico e acetone.
Presenza in natura
L'acetofenone si trova in natura in molti alimenti tra cui mele, formaggi, albicocche, banane, carne di manzo e cavolfiori.
Sicurezza
L'acetofenone è nocivo per ingestione e molto irritante per gli occhi. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene.
Bibliografia
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- K. Gadamasetti, T. Braish, Process Chemistry in the Pharmaceutical Industry, vol. 2, CRC Press, 2007, ISBN 978-0-8493-9051-7.
- G. A. Burdock, Fenaroli's Handbook of Flavor Ingredients, 5ª ed., CRC Press, 2004, ISBN 978-0-8493-3034-6.
- R. Bartholow, A Practical Treatise On Materia Medica And Therapeutics, 1908, Appleton & Co, 1891.
- C. Norman, Cases illustrating the sedative effects of aceto-phenone, in Journal of Mental Science, vol. 32, 1887, pp. 519–525, DOI:10.1192/bjp.32.140.519. URL consultato il 20 settembre 2011.
- Hypnone - The new hypnotic, in J Am Med Assoc., vol. 23, 1885, p. 632, DOI:10.1001/jama.1885.02391220016006. URL consultato il 20 settembre 2011.
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