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Procarbazina

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Procarbazina
Nome IUPAC
N-isopropil-4-[(2-metilidrazino)metil]benzammide
Nomi alternativi
Ibenzmethyzin Hydrochloride; Procarbazina, hidrocloruro; procarbazine hydrochloride
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare C12H19N3O
Massa molecolare (u) 221.299 g·mol-1
Numero CAS 671-16-9
Numero EINECS 211-582-2
Codice ATC L01XB01
PubChem 4915
DrugBank DB01168
SMILES
CC(C)NC(=O)C1=CC=C(C=C1)CNNC
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione °C
Temperatura di ebollizione °C
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeutica Antitumorale
Modalità di
somministrazione
Orale (capsule gelatinose) e E. V..
Dati farmacocinetici
Metabolismo epatico e renale
Emivita 10 minuti
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine irritante
pericolo
Frasi H 302 - 341 - 350 - 360
Consigli P 201 - 281 - 308+313

La procarbazina è un farmaco chemioterapico di tipo alchilante, usato principalmente nel linfoma di Hodgkin e certi tipi di tumori cerebrali come il glioblastoma multiforme. Agisce formando un legame covalente con il DNA impedendo così la duplicazione e crescita delle cellule cancerose e non.

Viene metabolizzato ed attivato nel fegato ed è noto avere la capacità di inibire la monoamino-ossidasi IMAO, aumentando così gli effetti dei farmaci simpaticomimetici, degli antidepressivi triciclici e della tiramina. La procarbazina può anche causare una reazione disulfiram-simile con l'assunzione concomitante di alcool. Con l'uso di procarbazina, può aumentare il rischio di insorgenza di alcune leucemie, specie quando associato a vincristina e prednisone

È commercializzato con i nomi di: Matulane (USA), Natulan (Canada e Italia),Indicarb (India).

Storia

In Italia

In Italia il farmaco è in commercio fin dal settembre 1967; ed è commercializzato dalla: Sigma-tau, Industrie Farmaceutiche Riunite S.p.A..

Farmacocinetica

Assorbimento e distribuzione

L'assorbimento è rapido e completo. Il farmaco attraversa la BEE, inoltre la distribuzione nel LCR è in equilibrio con la concentrazione serica.

Metabolismo ed eliminazione

Il farmaco viene metabolizzato a livello epatico e renale, possiede un'emivita di circa 1 ora, con un tempo di raggiungimento del picco massimo (Tmax) di 1 ora.

L'escrezione è urinaria e respiratoria; meno del 5% del farmaco viene espulso in forma immodificata mentre oltre il 70% viene ossidato sotto forma di un metabolita, l'acido N-isopropiltereftalamico, mentre metano e CO2 sono eliminati attraverso le vie respiratorie.

Farmacodinamica

Il suo meccanismo d'azione non è perfettamente conosciuto: si è a conoscenza che il suo metabolita, l'azo-procarbazine, produce il H2O2 (perossido d'idrogeno) che causa la rottura delle catene di DNA. Come tutti i farmaci alchilanti produce un danno diretto sul DNA e RNA sopprimendo la mitosi e le conseguenti attività metaboliche.

Usi clinici

In label

Le indicazioni approvate per la procarbazina sono:

Off-label

Trattamento dei linfomi non Hodgkin e dei tumori cerebrali. viene anche usata in alcuni regimi di trattamento della porpora trombocitopenica idiopatica, producendo lunghi periodi di remissione anche se in molti casi la malattia è troppo aggressiva per giustificare il trattamento.

Controindicazioni

Il farmaco è controindicato in caso di: ipersensibilità, aplasia midollare preesistente, ingestione di alcool e gravidanza.

Effetti collaterali

In alcuni pazienti quando associato ad alcool può determinare una reazione disulfiran simile. Esso può inibire il citocromo CYP 450 ed incrementa gli effetti di barbiturici, fenotiazine e narcotici. Inoltre possiede attività di tipo IMAO e non deve essere assunto per questo motivo con i farmaci antidepressivi e farmaci antiemicranici. Può provocare emolisi con o senza la presenza di corpi di Heinz inclusi negli eritrociti. Altri effetti collaterali sono tossicità a livello del SNC, emorragia, infertilità, stomatite grave e diarrea grave causata da sospensione del trattamento. Il farmaco può causare inoltre tumori secondari, sono stati riportati in seguito all'uso leucemia acuta e tumori polmonari.

Dosi terapeutiche

Adulti: 2–4 mg/kg/die in singola dose o suddivise, da assumere per 7 giorni; quindi va incrementato a 4–6 mg/kg/die fino all'ottenimento della risposta mielosoppressiva.

In caso di insufficienza renale ed epatica il dosaggio va opportunamente ridotto.

La confezione in commercio in Italia è di 50 mg in capsule.

La dose orale può essere suddivisa in 2-3 dosi giornaliere.

  • Nella malattia di Hodgkin (secondo i protocolli MOPP/IC-MOPP) la dose è di 100 mg/m²/die per 14 giorni da ripetere ogni 4 settimane.
  • Neuroblastoma e medulloblastoma (uso off-label): la dose va da 100 a 200 mg/m²/die una volta al di.

In pediatria, l'anemia aplastica condiziona i regimi posologici, generalmente 1la dose è di 2.5 mg/kg/die ogni 4 giorni per 4 dosi.

Gravidanza e allattamento

Sono contrindicazioni assolute, perché dotato di noti effetti di tipo teratogeno e mutageno.

Avvertenze

Vanno evitati gli alimenti e/o bevande contenenti tiramina, come ad esempio i formaggi invecchiati/stagionati, essiccati o i salumi (e in generale gli insaccati), le fave o i baccelli di fave, la birra, il lievito, i crauti, la salsa di soia e i condimenti a base di soia.

Le formulazioni da somministrare vanno preparate e smaltite usando le precauzioni dei farmaci intesi come agenti pericolosi.

Le urine dei pazienti trattati con il farmaco devono essere maneggiate, per almeno 48 ore, con cura e trattate come rifiuti speciali.

Sovradosaggio

I segni dovuti al sovradosaggio sono: nausea e vomito seguiti da enterite, diarrea, ipotensione, tremore, convulsioni, coma. In questi casi è utile una lavanda gastrica oltre a somministrare una terapia reidratante.

Interazioni

Pubblicazioni

Sono più di 3.500 le pubblicazioni scientifiche censite su Pubmed al gennaio 2011, di queste:

Bibliografia

  • Sean C. Sweetman, Martindale: The Complete Drug Reference, 35th Edition: Book and CD-ROM Package, Pharmaceutical Press, ISBN 0-85369-704-3.
  • Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia, 11ª ed., McGraw Hill, 2006, ISBN 0-07-142280-3.
  • Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.

Voci correlate

Altri progetti

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